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La scommessa
Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fgioca
... �Cosa cazzo vuoi fare?�- �La prego, non si agiti. Faccio solo il mio lavoro. Le ricordo che lei si è rivolto a me.�Si stava infilando lentamente i guanti di lattice mentre lo guardava. Godeva della sofferenza di lui, e non lo nascondeva. Avvicinando il carrellino al lettino si era sistemata su uno sgabello proprio di fronte alle gambe spalancate di lui, lo sguardo fisso sulla rosellina anale messa oscenamente in mostra.- �Mh��Mormorando pensierosa si era voltata a raccogliere il tubo dal ripiano strizzandolo fino a riversare una noce di gel sulle dita coperte dal lattice dei guanti. Quindi aiutandosi con l�altra mano aveva divaricato le natiche di lui iniziando un lento massaggio attorno al pertugio stretto.Il contatto con la sostanza fredda lo aveva fatto sussultare per la sorpresa, quindi ogni muscolo del suo corpo si era contratto timoroso di essere così vulnerabile. Irrequieto cercava di muoversi, ma ogni tentativo era fiaccato dagli strumenti di contenzione che lo costringevano in quella postura così oscena.- �Basta. Basta così� �Supplicava, spaventato dalle intenzioni di lei. Sentiva le dita farsi sempre più audaci. I polpastrelli premevano attorno all�orifizio massaggiandolo, lubrificandolo con il gel. Quindi avevano cominciato a spingere, cercando di forzare la debole resistenza dell�anello di carne.Ma anche la determinazione del suo tono sembrava spegnersi mentre la falange dell�indice di lei lo deflorava penetrandolo lentamente. Le sue suppliche si erano ...
... trasformate in rantoli sommessi prima di diventare dei veri e propri mugugni di piacere.Lei appariva soddisfatta. Un sorriso divertito dipinto sulle labbra definite dal rossetto e lo sguardo abbassato ad osservare il cazzo di lui adagiato sull�inguine che cominciava ad indurirsi, svelando la cappella umida e pulsante.Le dita erano diventate due. Agevolmente scivolavano dentro lo sfintere allargandolo, pompandolo piano, violandolo. E lui sembrava gradire sempre di più. Con orrore aveva guardato il bastone di carne ergersi piano fra le gambe spalancate, la cappella lucida di precum. �Non sono un frocio. Non sono un frocio.� Continuava a ripetersi mentalmente mentre non riusciva a fare a meno di mugolare come una puttana.- �Forse il mio lavoro sarà più breve di quanto non avessi immaginato��Aveva commentato lei mentre ora con veemenza gli fotteva il culo usando tre dita.- �Sei proprio una puttanella. Ti piace prenderlo in culo eh?�Sadica si divertiva ad insultarlo continuando ad allargargli l�orifizio anale superando poco a poco ogni resistenza rimasta. Lui aveva risposto mugolando e dimenandosi, non più nel tentativo di ribellarsi, ma per il godimento. Gli occhi chiusi, concentrato sulle sensazioni che l�intrusione di quelle dita provocava in lui. Sentiva pulsare la cappella; gonfia, viola, gocciolante. Desiderava sentirsi pieno. Voleva che quelle dita continuassero a scoparlo senza sosta fino a farlo venire. Voleva godere. La scommessa oramai archiviata in qualche zona remota della sua ...