1. Il ricatto


    Data: 20/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Elena Anele

    ... sesso accompagnata dalla frase: "Ora infila il dito in bocca e poi fino in fondo nella figa". Ero davvero in suo potere. Ero completamente sua. Solo dicendo la verità sarei potuta uscire da questa situazione ma ormai la verità era orribile e dolorosa (ben oltre il tradimento). Senza farmi vedere da Paolo mi leccai le dita della mano (Lorenzo mi vide bene e gli vidi brillare gli occhi) e tornai tra le mie gambe, dentro, fino in fondo e iniziai a penetrarmi e a muovere il medio in piccoli cerchi, dentro di me. Non era certo la prima volta che mi masturbavo viste le frequenti assenze di mio marito ma mai lo avevo fatto di fronte a qualcuno. Il calore si estese alla parte alta del ventre, poi ai capezzoli. Mi venne voglia di toccarmi il seno ma mi trattenni. Lorenzo percepì il cambiamento, mentre Paolo iniziava a sbadigliare, quasi appoggiato allo schienale della sedia. Sembrava essere in procinto di addormentarsi a tavola prima della fine del pasto. Avevo il corpo in fiamme e sentivo i miei umori inzupparmi le dita. Mi accorsi che Lorenzo stava filmando tutto e cercai di non pensarci. Non riuscii a trattenere l'istinto di spingere la lingua contro il labbro superiore. Ero eccitata ma provavo anche grande disagio. Mi resi conto che tutto quel calore derivava dalla presenza di Paolo. Era lì, fisicamente ma allo stesso tempo non sapeva nulla. Sentivo un misto di vergogna e piacere nel toccarmi accanto a lui di nascosto. Lo vidi chiudere gli occhi dopo qualche scatto di ...
    ... dormiveglia. Si era addormentato sulla sedia. Non era mai accaduto prima. Lorenzo ora mi fissava senza distogliere lo sguardo. Io continuai a ficcare le dita su e giù in suo potere. Lui prese il cucchiaino del caffè e lo lasciò cadere a terra. Il tintinnio echeggiò ma Paolo non fece nessun movimento. Russava. "Ho messo papà a dormire per un po' e ora ci divertiremo io e te." mi disse. Probabilmente gli aveva somministrato qualche sonnifero blando al quale aveva accesso come studente di medicina. Detto questo si chinò e s'infilò sotto al tavolo. Le mie mani grondavano. Non potevo fermarmi. Non riuscivo a vederlo sotto la tovaglia. Sentii un suo sospiro. Probabilmente stava annusandomi tra le gambe, quel porco schifoso. Mi scostò le dita e percepii una sensazione caldissima e morbida dentro di me. Si stava facendo strada con la lingua. Cercai di spostargli la testa ma mi strinse su un fianco così forte da farmi venire un livido. Ora leccava avidamente. Inseriva ed estraeva la lingua. Iniziai a piangere in silenzio. Mi sembrava un incubo. Ebbi l'istinto di afferrare il coltello da bistecca e piantarglielo da qualche parte ma fui codarda in quella situazione assurda. In tanti anni di matrimonio, Paolo (essendo molto religioso) non mi aveva mai baciato tra le cosce ed era sempre stata una delle mie fantasie segrete. Non mi aspettavo che proprio il mio Lorenzo avrebbe praticato questo con me. Sentivo le vampate di calore irradiarsi dal mio basso ventre e raggiungermi fino al collo. Soffrivo e ...
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