Spy Cam
Data: 22/06/2020,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
Luca alzò lo sguardo per inquadrare la ragazza che era appena entrata nel suo negozio.Pur non essendo alta aveva comunque una figura slanciata; indossava pantaloni banchi aderenti e una camicetta che lasciava intuire un bel seno, probabilmente una terza.“Carina”, pensò, e si avvicinò al bancone.“Posso aiutarla?”, chiese.La ragazza spostò lo sguardo su di lui, ma sembrava titubante.“Devo cambiare la serratura di casa”, disse infine.Luca la osservò meglio: capelli biondi, occhi verdi….“Altro che carina…decisamente figa”, pensò di nuovo.“Certo – rispose – Ne abbiamo di diversi tipi. Ha qualche preferenza?”.La ragazza scosse il capo.“No, non ho idea, va bene una qualunque. Più che altro ho bisogno che qualcuno me la venga a montare, perché da sola non sono capace. Lei può farlo?”.Luca avrebbe detto di sì a qualunque richiesta di quella ragazza; in quel caso, montare la serratura era comunque uno dei suoi servizi.“Nessun problema. Quando vuole che passi?”.La sua mente venne attraversata da un’immagine nella quale lei gli apriva la porta con solo un asciugamano addosso.Lei guardò l’ora.“Se riusciamo a sbrigarci entro mezz’ora, anche adesso: abito giusto qui dietro. Se possibile, ovviamente”.Luca annuì.“Vado a prendere la serratura, gli attrezzi e sono da lei”.Si spostò rapidamente sul retro e selezionò dallo scaffale una piccola scatola contraddistinta con la lettera D, quindi raccolse la borsa degli attrezzi.“Vado a montare una serratura”, disse sbrigativamente a Mario, il suo ...
... dipendente, e tornò da lei.“La seguo”, disse.Uscirono dal negozio, uno dietro l’altra.La ragazza non disse nulla durante il tragitto, che per fortuna fu breve.Entrarono in un condominio a un paio di isolati di distanza, quindi la ragazza lo guidò fino ad un appartamento al terzo piano.“Ecco”, disse semplicemente una volta che ebbe aperto la porta.Luca studiò la serratura con un’occhiata: era un modello molto semplice, ci avrebbe impiegato solo qualche minuto.Accanto a loro, nell’ingresso, c’era una libreria, e Luca non poté non notare come mancassero parecchi libri.Qualcuno se ne era appena andato; ecco il motivo di tanta fretta.La ragazza continuava a guardare l’ora.“Serve ancora molto tempo? Non voglio farle fretta, ma ho un colloquio di lavoro tra poco”.Luca scosse la testa e serrò una vite.“Ho finito. Serve altro?”.Lei sembrò esitare, poi indicò fuori.“Già che sa usare il cacciavite, mi può aprire il campanello e togliere la targhetta?”.Luca non disse nulla, ma smontò rapidamente la scatola di plastica ed estrasse la targhetta dorata.Marco e Martina non esistevano più, almeno su quel pianerottolo.“Ecco qui”, disse porgendogliela.“La tenga pure, non so cosa farmene”, disse lei con una punta di stizza.Luca si infilò la targhetta in tasca, quindi si fece pagare la serratura, omaggiandole la manodopera.“Grazie mille, è stato gentilissimo! - disse lei porgendogli la mano – Le offrirei un caffè, ma devo scappare. Magari nei prossimi giorni passo in negozio da lei e lo prendiamo ...