1. I tormenti di nonna Marta (Parte dodicesima)


    Data: 22/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala

    Sorpresa dall’aver sentito la voce del marito, mia figlia Agnese zompò fuori dal mio letto alla ricerca dei suoi vestiti, allora gli sussurrai: “Non muoverti, vado io a vedere cosa vuole.” Mia figlia, ancora scossa dal trattamento che le avevo praticato, in silenzio annuì. Mi misi un poco in ordine, mi riaggiustai i capelli de andai incontro a mio genero. Curiosamente Giacomo mi da del “tu” e mi chiama mamma quando è in una situazione di eccitazione sessuale, mentre solitamente mi da del “lei” chiamandomi signora Marta quindi, dal suo saluto capii che, tornando da casa dei vicini, doveva essere piuttosto arrapato. Appena mi vide, confermando i miei sospetti subito mi disse: “Ahh.. mamma, sei qui.” “Che succede piccolo mio?” Gli risposi entrando subito nel personaggio. “Rocco e Rosa, i vicini, sono stati fantastici.” Mi disse lasciando trasparire la voglia di raccontarmi qualcosa. “Su, dai, racconta tutto alla mamma.” I suoi occhi iniziarono a brillare di eccitazione smanioso di raccontarmi tutta la storia. “Allora, dopo averli aiutati a gettare il cemento nel cortiletto, entrambi mi hanno ringraziato calorosamente. Rosa poi mi ha invitato a bere un tè con loro. Nonostante non ami molto questo infuso, ho accettato per cortesia. Più che un tè era un infuso di erbe, molto profumato, e con un gusto fruttato che lasciava alla fine un gradevole sapore amarognolo, un sapore che non avevo mai sentito. Mentre sorbivamo la bevanda, Rocco e Rosa mi fissavano insistentemente. Non ero ...
    ... imbarazzato ad essere l’oggetto dei lo sguardi, vedevo molta benevolenza nei miei confronti. Non so cosa contenesse quell’infuso ma mi prese una sorta di ubriachezza, mi sentivo leggero come una nuvola ed uno strano calore crebbe in me fino ad arrossarmi le gote. Con il crescere del calore sentivo anche aumentare il mio desiderio sessuale tanto che mi venne subito l’uccello duro senza una reale ragione. Subito pensai di scappare via e di raggiungerti per fare l’amore con te, ma Rosa non me ne lasciò il tempo. Mi prese per una mano, mi fece alzare dal tavolo e mi abbracciò e subito Rocco si unì subito a noi. Lui era dietro di me e, abbracciandoci entrambi, mi si appoggiò dietro. Incredibilmente non mi disturbò essere abbracciato in quel modo da un uomo. I nostri corpi si sfregavano l’uno contro l’altro ed io, terribilmente eccitato, facevo sentire la mia “dura” eccitazione a Rosa. Dopo qualche minuto di questo abbraccio lascivo, Rocco si allontanò, allora Rosa iniziò a spogliarmi molto dolcemente e lentamente quindi, prendendomi per mano mi condusse in bagno. Rocco era già sotto la doccia e, molto lentamente, stava insaponando il suo corpo. Era una doccia molto grande, con ampie vetrate trasparenti. Su invito di Rosa raggiunsi Rocco nella doccia. Quello che non avevo notato durante la giornata è che Rocco era completamente depilato, non un solo pelo ne sul petto, ne sulle gambe, ne sulle braccia e sul pube. Di fronte al mio sguardo incuriosito, sorridendo mi allungò la mano ...
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