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Una Banale Storia per Davvero Banale (4)
Data: 25/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
... te lo fai spiegare bene quest’ altro discorso” Guarda Simone con uno sguardo di intesa “Verò che glielo spieghi per filo e per segno?” Simone capisce che lo stiamo prendendo per il culo. “Coglioni” Ridono tutti. Si guarda alle spalle e nota Giovanni, intuisce cosa stava facendo si alza e minaccia scherzosamente di tirargli un pugno. Simone è una persona a parte, decisamente fuori dal comune. In fin dei conti sa parlare di qualsiasi cosa. E se devo essere sincero, ha sempre avuto una notevole capacità con le donne. Anzi è probabilmente quello con più conquiste. Non credo di averlo mai visto fallire un approccio. Non sò bene come fa ma in un modo o in un altro lo ritrovi a un certo punto della serata che chiacchiera animosamente appartato con la fortunata di turno. La quale sembra sempre estremamente coinvolta. Alla fin fine è un Genio. Si risiede sbuffando… “ok ok..Sto zitto per un po’” Francesco si riprende dalle risate. “comunque andiamo al lago ora? No?” Giovanni alza lo sguardo. “C’è il sole. Effettivamente è un dovere.” Alzo lo sguardo, conscio del fatto che il sole a picco a me uccide. Sarò ustionato. “bè ci tocca” Francesco si alza entusiasta battendo le mani.. “quindi costume?” E si dirige rapido verso la tenda. Ci alziamo tutti e fra le sagome riesco a vedere Elena che si avvicina Cammina a testa bassa guardando dove mette i piedi per non sprofondare nella melma fangosa che si è formata con la pioggia. Ha ancora la mia maglietta addosso. E Riesco solo a distinguere ...
... del rosso sul suo inguine solo quando solleva le mani cercando un equilibrio maggiore. Giovanni la nota. E Grida. “Cos’hai li ? di bello?” Elena alza lo sguardo e sorride “ho preso le ultime paste che c’erano al bar” Apre il piccolo pacchetto di carta bianco che ha in mano “Sono…5..Dovrete fare a mezzi” Non so bene che fare, ho il cervello che rotola su se stesso cercando le giuste parole da dire. E più si avvicina più mi rendo conto della situazione assurda. Prego perché il suò sguardo non si posi su di me perché non so che espressione mi ritroverò ad avere, e allo stesso tempo vorrei che notasse solo e soltanto me. Giovanni si è capitolato in avanti seguito da Francesco che ha fatto un palese dietrofront alla parola “Paste”. Elena si è fermata perché si è ritrovata circondata dal fango.. si sta guardando intorno senza trovare la strada. Dovrebbe saltare ma sembra non voler rischiare le sue Superga Bianche. Alza gli occhi e i nostri sguardi si incrociano. Sento calore che si addensa sul mio viso. Sorride, come ha sempre fatto.. nessun attimo di confusione nei suoi occhi. E come spesso accade il suo sorriso si trasforma in un ghigno. Si sfila la maglietta. Restando in costume. Costume. Ecco non aveva proprio un costume. Aveva Addosso un semaforo rosso, e se vogliamo essere precisi era uno di quei costumi dalle forme improponibili. Un pezzo intero (anche se non si può definire cosi) estremamente attillato, con tutto il fianco destro mancante, praticamente appena sotto il seno ...