1. Una Banale Storia per Davvero Banale (4)


    Data: 25/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0

    ... paio di sculacciate?” Mi manda di nuovo in tilt. Sò perfettamente che questa è una di quelle cose che avrebbe detto senza problemi prima di ieri notte. Mai ieri notte è stata IERI NOTTE. Faccio fatica a credere che riesca a dire queste cose senza effettivamente immaginarle. Perché io lo faccio, adesso in questi tre secondi, avrò visualizzato almeno cento modi in cui le mie mani hanno percosso le sue natiche. E probabilmente passerei felicemente il prossimo minuto a immaginarne un altro milione. Ma Sento gli occhi di tutti su di me. La guardo. Ha ancora la mano sulla fronte.. ma uno sguardo felice sul volto. “hum..uff. Vado a mettermi il costume e poi te ne do a due a due finche non diventano dispari”. Mi salvo con l’elaboratissima battuta che mio padre ha sempre detto, mi volto, e forse troppo velocemente cammino verso la tenda. Sento la voce di Francesco (da bocca piena) alle spalle. “Quindi lago?” Entro, Vanessa dorme ancora. Silenziosamente vado al mio zaino. Infilo la mano e ravano con furia cercando la consistenza giusta. Trovo il costume. Quello Verde. Vanessa non si è mossa. Non perdo tempo e silenziosamente mi cambio. Afferro i sandali ed esco. Sono fuori che mi rendo conto di non aver preso l’asciugamano. Sto per rientrare in tenda, ma vedo Elena che meticolosamente riadagia la maglietta sul fango La guardo interdetto (Guardo il suo sedere) “Elena!!!??” Lei Sussulta, si alza di scatto voltandosi. Vedo un micro senso di colpa sul suo viso ma poi non può far altro ...
    ... che ridere. “Bè era già sporca… dobbiamo tornare di la… mi sembrava stupido sporcare le mie scarpe. Lavata deve essere lavata…” Non sò bene perché ma volevo strapparle a morsi quel sorriso dalle labbra… non che mi desse fastidio, più che altro sembrava delizioso. Mi avvicino.. cercando essere severo, ma a stento riesco a mantenere l’espressione contrita. “Che Dici? Iniziamo con 1000?” Se poteva giocare lei potevo giocare anche io. Indietreggia saltando rapida sulla maglietta e dal altro lato del fango. “Dai Elena è ridicolo…più la rendi difficile più sono costretto a dartene” lei assottiglia gli occhi in segno di sfida… poi si volta e inizia a correre. Ecco, ciò che non mi aspettavo era che fosse veloce… Era molto veloce, perché io non la raggiunsi affatto, nonostante ammetto di averci provato. Come scusa ho forse il fatto che io ero scalzo e lei no. E forse anche che lei sapeva perfettamente dove andare io neanche l’ombra. La raggiungo che si trova proprio sull’orlo del lago che cerca rapidamente di sfilarsi le scarpe. Lo afferro di peso mentre ancora ha la scarpa destra al piede. È fortunata riesce a sfilarla e a tirarla sulla riva per tempo. “no… no no… sarà gelidaaaaa!!!!!.” L’acqua è fresca. Perfetta. Dopo essermi assicurato di aver affondato tutta la sua persona sott’acqua lascio la presa. Sento le sue grida anche sott’acqua. L’acqua è limpidissima e il fondale melmoso è piacevolissimo sotti i miei piedi. Mi alzo guardando ancora soddisfatto i miei piedi sott’acqua che ...
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