1. Una Banale Storia per Davvero Banale (4)


    Data: 25/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0

    ... veniva a mancare una mezza luna di costume davanti e dietro. Esattamente uno di quei costumi che l’altro ieri avrei preso per il culo dalla mattina alla sera. Ora in quell’ istante volevo solo reciderlo a morsi. E mentre il mio cervello analizza per filo e per segno la sua figura lei felicemente stende la mia maglietta per terra e con due rapidi passi supera la zona più piccola di fango. Ci misi un po’ a rendermi conto di quello che aveva fatto. E sono anche abbastanza fiero di ammettere che me ne resi conto prima che Francesco pronunciasse la vaga domanda. “Perche?” E Lei rispondesse “oh… tanto è di Tim” Il suo sguardo è fisso su di me, e nonostante quella fosse una delle mie magliette preferite. Io Pensavo alla notte scorsa. Pensavo alle sue labbra su di me e a quanto la sua espressione fosse completamente priva di qualsivoglia ricordo rispetto a quello che era successo. Nessuna Timidezza nessuna incertezza. Mi sembrava assurdo che fossi solo io a impazzire a riguardo. Lei lascia che Giovanni gli sfili il sacchetto dalla mano si volta raccoglie la maglietta infangata. E si avvicina sorridendo, e forse solo per un secondo vedo il suo sguardo cedere, abbassarsi, vergognarsi. Ma un attimo cosi breve che avrei potuto benissimo semplicemente immaginarmelo. Quando è un passo da me abbassa mestamente il volto mentre lentamente piega la maglietta infangata. Io non so bene che dire, mi sembra ridicola la situazione. Sento addosso gli occhi di tutti gli altri. La sua voce è un ...
    ... sussurro. “io….” Senza pensarci mi abbasso preoccupato per sentire ciò che vuole dire. Provo a scostare i suoi capelli per vederle il viso, ma lei me lo impedisce. Ho cinquemila pensieri sconclusionati nella testa che frullano a vuoto. Non faccio nulla. “non volevo…davvero, non pensavo sarebbe finita…così” Sembra sull’orlo del pianto Alzo lo sguardo nel panico. Giovanni ci sta guardando mentre mastica contento la sua brioche. Metto entrambe le mani sulle spalle di Elena e faccio una leggera pressione. Riesco a guardarla in volto. È contratto in una triste espressione…troppo triste. Forzata. Qualcosa non va. Lentamente solleva la maglietta piegata tra le mani. “si… si è sacrificata per meeeeee!!!!!!!!” Francesco soffoca sulla sua pasta. Perfortuna qualcosa funziona ancora nella mia testa e capisco. Capire non Basta.. la stronzetta qui presente mi sta prendendo per il culo, giustamente, l’ha sempre fatto. Ma io? Io come mi sarei comportato prima di ieri, adesso? E intanto il tempo passa e non sò bene cosa fare Perché mi sto scervellando tanto? Dovrebbe essere naturale. Prendo un sospiro profondo. Mi allungo nuovamente in tutta la mia altezza. Alzo un mano guardandola negli occhi E schicchero con forza la sua fronte. “C R E T I N A” Mi impegno a scandire la parola Lei perde istantaneamente la tristezza dal volto “ouch, Cavolo fa male…” La guardo dall’alto al basso mentre lei si massaggia delicatamente la fronte “Meriteresti di peggio…” Lei sorride e alza il viso. “Ah si?...tipo un ...
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