1. Amalia - una donna


    Data: 26/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Sabrinazeta, Fonte: Annunci69

    ... decisi di non tingermeli più, perché succedeva sempre che gli uomini quando tiravano ad indovinare la mia età, usavano sempre la cortesia di dire qualche anno in meno di quello che voleva dire, ma il fatto è che proprio per questo, indovinavano sempre o mi davano qualche anno in più, quindi non aveva senso che io continuassi a preoccuparmi di nascondere la mia età, perché la mia età si vedeva.
    
    Feci mio, il famoso aforisma della grande attrice Magnani :
    
    “Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una, che ci ho messo una vita a farmele”
    
    Così imparai a portare i miei capelli sale e pepe con un bel taglio corto e aggressivo, cambiai anche il modo di truccarmi e scelsi la leggerezza, tant'è che il mio aspetto cominciò a interessare anche le donne, aprendomi un mondo di nuove possibilità di raccogliere sguardi, complimenti e proposte che non avevo mai considerato e tutto sommato mi lusingarono molto.
    
    Mi abituai subito a vedermi così ed anzi notai che le mie amiche, con tutto il loro darsi da fare con trucchi pesanti e vistosi, tinte fatte male e ricrescite da tenere sotto controllo, in realtà non riuscivano a sfuggire alla loro età, che come la mia, avanzava inesorabile.
    
    Avevo voglia di tornare a sentirmi desiderata, come lo ero da giovane o anche solo una decina di anni fa. Volevo solo sentire lo sguardo di un uomo che si posa su di me, come una mano che vuole carezzare. Volevo solo sentire scivolare nella mia scollatura uno sguardo fugace. Sentire ...
    ... sulla mia schiena gli occhi di chi sta cercando di spogliarmi col solo pensiero. Ma avevo l'impressione che ormai non fossi più nel gruppo delle donne desiderabili, forse l'indifferenza maschile è la conferma che si è entrate nel senato delle venerabili e non ci sia più nulla da fare.
    
    Abbandonai l'uso dell'auto per un po' e mi decisi ad usare i mezzi pubblici e così mi ritrovai nella bolgia di chi prende il tram. Sotto la pensilina, il caldo estivo non dava tregua e cominciai a sudare, sentivo le gocce scivolare su di me, dalle spalle lungo la schiena sentii una goccia scendere nel bel mezzo della riga sui miei fianchi e scomparire oltre la seta degli slip; mentre sul mio seno un'altra goccia più lenta ma inesorabile scese nella scollatura disegnando un sentiero invisibile. Vicino a me c'era un ragazzo che ebbi l'impressione stesse seguendo quella goccia e così facendo finta di niente, mi girai a suo favore, per sentire meglio il suo sguardo su di me. Rimasi ferma immobile, sperando di spillare un'altra goccia. Guardavo altrove e con la coda dell'occhio lo vidi. Mi guardava.
    
    Ecco una goccia. Mi colse un brivido sentirla scendere tra le rughe del mio seno che ormai non poteva più essere sodo e luminoso come un tempo e sentire gli occhi di quel giovane seguirla scendere dentro di me, sfiorando la catenina fino a sparire oltre il ricamo del mio abito.
    
    Avrei voluto che mi dicesse qualcosa, anche una sciocchezza, giusto per attaccar bottone e magari avere l'occasione di ...
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