Dalia - cap. 20: that's business!
Data: 26/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69
... piantato fino in gola e quella pancia schiacciata sulle narici le impedivano anche la minima inspirazione e quel porco non accennava ad allentare la pressione delle mani sulla sua nuca; quando cominciò a sbuffare e a dimenarsi e Giacomo si accorse che era sull’ orlo del soffocamento, si decise finalmente ad estrarre il suo bastone di carne ormai flaccido dalla sua bocca e le consentì di prendere fiato; afferrandola per lo chignon le tirò indietro la testa e cominciò a sbatterle il cazzo in faccia “Apri la bocca e tira fuori la lingua, cagna”, Dalia eseguì l’ordine e lui prese a sbatterle il pisello sulla lingua e a infilarglielo nuovamente a fondo in gola altre due o tre volte, poi lo estrasse, le appoggiò le palle sulle labbra e se le fece leccare; “Che succhiacazzi imperiale che sei, davvero una bocchinara di prima categoria” le sussurrò all’ orecchio dopo essersi inginocchiato alla sua altezza, “e qualcosa mi dice che anche questi non vanno affatto trascurati” continuò affondando l’indice e il medio nella figa e nel culo mentre si godeva gli ansimi di mia moglie che riprendeva fiato; “Ti piace farti sfondare il culo, vero troia?” continuò, “guardami in faccia e rispondimi, puttana!” ordinò con uno schiaffo sulla guancia quando mia moglie non rispose, “Si, signor Giacomo…”, “Si, signor Giacomo, voglio che mi sfondi il culo, avanti, dillo…”, infierì senza mollare la presa dello chignon, “Si, signor Giacomo, voglio che mi sfondi il culo…”, “Non vedo l’ora che quel cornuto ...
... di mio marito mi porti in ditta per farmi sfondare in tutti i buchi, ripetilo…” proseguì ormai in pieno controllo, seguito dalla medesima frase ripetuta da mia moglie; “Brava, vedrai che sarai accontentata. Molto presto”.
Terminata quell’ ultima frase si alzò, si rimise il pisello nelle mutande ed uscì, lasciandola in ginocchio davanti al cesso, col viso e le tette impiastricciate di saliva, col la porta aperta; mia moglie rimase qualche secondo in quella posizione a riprendersi dall’ uragano che l’aveva travolta negli ultimi 5 interminabili minuti e si riprese solo quando sentì la porta del cesso a fianco aprirsi e vide uscire una signora, di cui non sapeva il nome ma aveva riconosciuto come la moglie di uno dei colleghi presenti al tavolo; si lavò velocemente le mani, la fissò con un’ espressione di irripetibile disgusto dallo specchio, poi si affrettò ad abbandonare la toilette; Dalia non fece nulla per nascondersi, era evidente che aveva sentito tutta la scena e soprattutto i dialoghi attraverso la sottile parete divisoria; trovò finalmente le forze per rialzarsi e si recò tremolante verso lo specchio, rendendosi conto del disastro in cui si trovava: si asciugò le tette e il collo con della carta igienica, si lavò il viso al lavabo e cercò di sistemare alla bell’ e meglio il trucco sugli occhi con le dita, si ravvivò i capelli con le mani e uscì anche lei dalla toilette per tornare da me.
Ascoltai il resoconto dettagliato con un misto di rabbia ed eccitazione: che ...