L'incontro cap 2 di 3
Data: 27/11/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... tue fantasie. In queste non trovavi per lui una collocazione che non ti disturbasse e comunque eri cosciente che se volevi (e lo vuoi) avere Elena e vivere una esperienza a tre, lui ci doveva e ci deve essere.
Durante la cena ogni paura ti è passata. Non hai avuto alcuna rassicurazione di alcun genere da Diego, semplicemente, parlandoci, lo hai conosciuto, lo hai trovato simpatico, ti sei reso conto dell'affiatamento e della complicità che c'è tra lui ed Elena. Hai capito che non erano due persone ma una coppia, un qualcosa di unico, di indivisibile. Un qualcosa di totalmente diverso da tutte le altre donne, tante, che hai conosciute e portate a letto. Nessuno ha cancellato i timori che avevi anche se non li avevi esternati, ma il desiderio crescente di avere come partner per una notte d'amore UNA coppia e non una donna, ha superato le tue remore.
Con questa nuova visione di" Elena e Diego" come un tutt'uno e non come due persone, il desiderio di vivere la nuova esperienza non solo è nato, ma è cresciuto, lievitato, diventato smisurato, praticamente non più trattenibile.
Non a caso non vi siete limitati solo a mangiare, sorseggiare il fresco vinello, guardare il panorama e parlare, ma quando hai sentito il piede di Elena, senza scarpa, strisciare sulla tua gamba, come mosso da una molla a scatto, il tuo cazzo si è fatto immediatamente duro (era già stato abbastanza sollecitato a farlo dai troppi sguardi e battutine tendenziose). Sei stato lesto a inventare la scusa ...
... di ricevere uno sgradito spiffero sulla nuca per spostare la tua sedia e prendere posto a lato e non di fronte ad Elena, per poterle mettere una mano tra le cosce e permettere a lei di tirarti il cazzo fuori dai calzoni e stringerlo, toccarlo, palpeggiarlo. Tu hai sbirciato nella sua scolatura, lei spesso ha tirato indietro le spalle per guardare quello che aveva in mano. Diego che ora ti stava davanti non solo vi fissava e sorrideva ma, sfilatosi anche lui i mocassini, con un piede si stropicciava alla tua coscia, con l'altro stuzzicava Elena tra le cosce. Di questo ti sei accorto quando il suo piede e la tua mano, entrambi in perlustrazione nella stessa zona, si sono incontrati, sfiorati, toccati, In quel momento anche tu e Diego vi siete guardati, intensamente, negli occhi, apparentemente impassibili. In realtà la tua pressione sanguigna aveva raggiunto livelli di pericolosità.
E' stato allora che hai chiesto se volevano andar via e raggiungere la casa.
Non li avevi mica invitati prima. Anzi dal tuo modo di parlare avevi lasciato intendere che in quella che avevi dichiarato essere la casa di un tuo amico tu avresti dormito da solo come ospite e non ospitato loro. Non ti hanno chiesto spiegazioni o rilevato contraddizioni nel tuo comportamento. Semplicemente hanno detto “Si andiamo” e lo hanno detto con un timbro vocale che sembrava significare anche “Non perdiamo altro tempo, non resisto più”.
Ora sei di nuovo alla guida, stai andando verso casa tua e non hai più ...