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Il tuo sogno
Data: 27/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: BIMBA79
Il pomeriggio finalmente stava volgendo al termine, la palla infuocata che fino a poche ore prima ci aveva tolto la voglia anche di muoverci, stava lentamente scomparendo al di là del comprensorio, un caldo infernale ci aveva lasciato spossati e svogliati.Un pomeriggio non troppo fruttuoso, passato per lo più davanti alla tv a parlare di tutto e facendo zapping compulsivo, gli innumerevoli "Ho voglia di un ghiacciolo" non si contavano neanche più, mentre la canicola rovente al di là delle tapparelle abbassate liquefava l'asfalto attorno.Un pomeriggio interrotto da una piacevole visione però, tu, seduto al pc, "Te l'ho mai detto quanto mi eccita sentire il ticchettio veloce delle dita sulla tastiera?"Questa è la frase che mi è venuta in mente appena, alzandoti svogliatamente dal divano, ti sei trascinato nell'altra stanza, imprecando contro quel datore di lavoro, che proprio non sa cavarsela senza di te.�Ma che rottura di coglioni, faccio in un attimo� sussurrasti fermandoti sulla porta.Sul subito non capii, ma poco mi importava, nel tuo sguardo c'era altro oltre al disappunto, il chiaro invito a seguirti, tentennando per qualche secondo per poi sparire dalla mia vista.Seguii ogni rumore proveniente dalla stanza adiacente, dandogli forma, la sedia trascinata sul pavimento, il suono flebile di accensione del monitor, lo strusciare impercettibile del mouse, un tuo sospiro, la tua voce maledire la lentezza del caricamento, un silenzio tombale e poi i tasti veloci ...
... sotto alle tue dita.Restai immobile, come pietrificata, l'immagine di te a torso nudo seduto al computer mi regal� un brivido che trapass� la mia pelle.Ed è così che ti trovai, diversi minuti dopo, la tua schiena possente nella penombra della stanza sulla quale i muscoli si muovevano appena, la nuca piegata di lato, le gambe scomposte e divaricate.Mi fermai sostenendomi allo stipite, ammaliata dalla tua seducente sguaiatezza�Che stai facendo?� mi chiesi senza distogliere lo sguardo dal tuo lavoro.�Ti ammiro� ti risposi con un tono di voce buffo e sciocco.Ridesti, confermandomi che non ne avresti avuto ancora per molto,�Tutto il tempo che vuoi, more� continuai con quella voce da bambina, che so piacerti.�Il tempo di leggere questi documenti, compilare il tutto e inviare a Leonardo, e arrivo� mi rincuorasti.Io rimasi in silenzio a contemplare ogni millimetro del tuo maestoso corpo, il tessuto della camicia che indossavo ader� quasi come una seconda pelle, mentre l'umido tra le mie cosce stava lentamente bagnando il tessuto delle mutandine.Mi trovai eccitata e con quella bramosia di averti dentro, tutto e subito.Mi avvicinai lentamente quasi felina, pronta ad attaccarti alla gola, tu, la mia preda.Potevo sentire chiaramente il mio cuore battere più forte mentre con passo incerto mi avvicinavo a te.I tuoi occhi fissi sullo schermo scorrevano indifferenti a ciò che stava succedendo alle tue spalle, consapevole e maledettamente disinteressato alla mia presenza.Vicinissima a te, ...