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Il tuo sogno
Data: 27/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: BIMBA79
... il tuo viso pareva ancora più perfetto, potevo vederlo riflesso sullo schermo mentre con le dita ti accarezzavi con movimenti lievi le labbra, un'immagine da spezzarsi in gola il fiato.Restai immobile aspirando a fondo il profumo della tua pelle, dei tuoi capelli e del tuo respiro.Per poi, un istante dopo abbassarmi su di te, fino a sfiorare la tua guancia con la mia, socchiudendo gli occhi per imprimere nella mia mente ogni più piccola sensazione.Non una parola a riempire il vuoto, ma solo un lieve sorriso fece capolino sulle tue labbra, sorrisi a mia volta prima di accarezzare la tua pelle con le mie labbra.Un tocco leggero, quasi romantico, lento, a sfiorare appena il contorno salato del tuo collo, fino ad arrivare alla piega della gola, e lì sferrare un morso, e un altro ancora, il gemito di dolore che uscì dalle tue labbra si dissolse in un istante, inseguito da un altro ancora, più animalesco.Leccai i segni sulla tua pelle prima di mordere ancora più a fondo la carne bagnata della mia saliva, con un ringhio mi bloccasti per i capelli, alzandomi la testa, ora potevi vedere anche il mio viso sovrapporre il tuo sullo schermo.�Maledetta stronza� sussurrasti con rabbia prima di staccarmi dalla tua schiena e spingermi indietro, compiendo un gesto innaturale.Indietreggiai, pronta a tornare all'attacco, mentre tu riprendevi a compilare soddisfatto i tuoi moduli.Con il respiro affannato di desiderio mi fiondai su di te, premendo il mio corpo sulla tua schiena nuda, a ...
... proteggerti dalla mia morsa lo schienale troppo alto e ingombrante della sedia sulla quale troneggiavi.Senza darti il tempo di reagire portai le dita sul tuo petto, premendo sulla tua pelle umida cercai di riempirmi di te, mentre con le labbra, i denti e la lingua tormentavo e davo sollievo a ogni centimetro di pelle che riuscissi ad investire.Mi lasciasti fare, districandomi tra le tue braccia, non smettesti di picchiare su quella dannata tastiera nemmeno quando raggiunsi ferina l'elastico dei pantaloncini che adornavano il tuo corpo.Sentii tendersi i nervi del collo con le labbra quando senza pudore presi il tuo cazzo in mano, in quell'istante avrei voluto parlarti, chiederti di dirmi cosa stessi provando, ma tacqui, godendomi e riempiendomi solo dei tuoi gemiti ringhiati.La tua carne tesa e rosea tra le mie dita mi fece sentire così puttana, una squallida puttana, la tua puttana. Raccolsi con il polpastrello le prime gocce di quel liquido limpido, le spalmai per bagnarti di te stesso, solo in quel momento di incauta calma mi accorsi che i tuoi occhi erano serrati come le tue labbra, le dita non picchiettavano più sulla tastiera ma erano strette su se stesse, uno spettacolo sublime.Baciai la scia di morsi che avevo lasciato poco prima sulla tua pelle mentre cominciai un cadenzato e lento su e giù.Ti volevo sentir godere.Per poi fermarmi all'improvviso, e con non poca fatica girare la poltrona per potermi inginocchiare tra le tue gambe, senza grazia, ne convenevoli imboccai il tuo ...