Il tuo sogno - Racconti Erotici

Il tuo sogno

... cazzo, fino a soffocarmi, fino a sporcarti di saliva viscida, succhiandotelo con foga, come vuoi tu, come si conviene a una sgualtrina, con le tue mani sulla nuca, a spingermi fino a sentirmi sussultare per il mancato respiro.Lo volevo, volevo farti sentire mio, volevo sentirti imprecare e ansimare.Ti ho guardato negli occhi, mi hai obbligato tu, tirandomi per i capelli.Mi sono sentita piccola mentre mi inchiodavi con il tuo sgardo lucido e perfido per poi, un istante dopo impalare ancora la mia bocca sul tuo stupendo, enorme cazzo.Il tuo sapore sulla mia lingua, ad avvelenarmi l'anima di te.Ti ho scopato con la bocca, come mai avevo fatto prima, con la voglia bruciante nelle vene, e ti ho implorato, strattonando la testa per poter liberarmi dalle tue egoiste mani."Scopami animale" questo ho latrato sul tuo brutto muso malefico.E tu, tu mi sei scoppiato a ridere in faccia dandomi della pazza."Pazza, si pazza di te dannato figlio di puttana" ho urlato, rompendo il silenzio nell'appartamento.�Come nel mio sogno?� hai avuto il coraggio di chiedermi, accarezzandomi dolcemente il mento, burlandoti di me, della mia frustrazione, del mio bisogno di te.�Si, come in quel maledetto sogno, dammelo� ho guaito avvicinandomi ancor più al tuo viso.Stizzito dal mio insolente comportamento con uno strattone mi hai tirato a te alzandomi in piedi, facendomi barcollare come una bambola di pezza.Con una spinta mi hai buttata sulla scrivania, dando un calcio alla poltrona per togliertela dai ...

... piedi, come un animale hai strappato la tua camicia che indossavo, mi hai quasi strozzata, e ho gridato quando con il tessuto delle mie mutandine, strappandomele, mi hai bruciato la pelle delle cosce.Brutale, ormai fuori di te mi hai quasi sollevata di peso una mano facendola scorrere fino a bagnarmi tra le chiappe con i miei umori, investendomi con il tuo respiro affannato, riempiendomi di epiteti.Rude mi hai aperto con le dita, forzando l'oggetto dei tuoi desideri�Inculami� ho sussurrato con la bocca spalmata sulla tastiera del pc, brutale hai forzato la mia pelle, facendola cedere sotto al peso della tua violenza. Lento, inesorabile, sei scivolato dentro di me, enorme, mi sono sentita dilaniare da dentro, ti ho fermato e tu rispondendo che non era quello che volevo hai continuato a spingerti sempre più a fondo.Tesa sotto di te sono implosa assecondando le tue spinte, mentre obbligandomi ad alzare il busto mi tiravi a te per le spalle, piantato dentro le mie viscere non mi restava via di scampo se non aprirmi e farmi cullare dal tuo stupro, come una laida vacca, a occhi chiusi sbavando e grugnendo.Mi ammonisti quando con le dita raggiunsi le labbra ormai fradicie della mia figa, �Non ci provare, cagna�ringhiasti mentre mi svuotavi e riempivi di pochi centimetri di te, �voglio la tua mente solo sul mio cazzo�aprii gli occhi ansimando come se fossi riemersa dopo una lunga apnea.�Sei talmente vacca che godi con nemmeno mezzo cazzo dentro� mi schernisti, affondando ancora di qualche ...