1. Poker, maledetto poker


    Data: 01/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto

    ... euro, disse che anche lui aveva bisogno di una posta, anzi, di due; di lì a poco, tutti avevamo preso un'altra posta e il livello delle puntate salì di pochissimo. Realizzai un buon colpo con un poker di dieci e mi rincuorai: hai visto mai che non solo mi rifaccio, ma riesco anche ad andarmene con un centinaio di euro in tasca? In effetti, il mio gruzzolo di fiches, lentamente ma costantemente, aumentava. Per quello accettai la proposta di far salire ancora di un poco il livello delle puntate. Poi, entrai nel tunnel: avevo spesso gioco, ma quasi sempre venivo battuto da uno dei tre col punto immediatamente superiore: tris di donne battuti da tris di re, full ai jack sconfitti da full alle donne: cose così. Mi trovai sotto e acquistai altre poste; vincevo un pochino, ma poi perdevo più di quanto avessi guadagnato. Ormai ero risucchiato dal vortice del gioco ed arrivai al punto che, pur avendo messo insieme un poker di jack, non potevo coprire il piatto, perché ero rimasto senza un euro. Chiesi credito, ma Albert me lo negò bruscamente: mi ricordò che si gioca coi soldi in mano. Ero disperato: sentivo che potevo rifarmi, che la fortuna mi sorrideva e proprio in quel momento non potevo più giocare. Misi sul tavolo le chiavi della macchina, ma la rifiutarono: troppo complicato cambiarne la proprietà se avessi perso. Mi guardai in giro, disperato, e vidi Giulia, la sua gonna, il suo golfino che le sottolineava il seno alto e pieno. Proposi di puntare gli abiti di Giulia. Lei, ...
    ... ovviamente, si incazzò e Stephan mi chiese, sembrando interessato: «Che abiti?» Io, ormai travolto dal demone del gioco, ignorai mia moglie e dissi: «Gonna e golfino!» «Tutto lì?» «Beh, anche i sandaletti» Risero. «Aspettate! Tutto quello che ha indosso!!!» ribattei, disperato. Albert mi guardò con un'occhiata ironica e con voce piana, come si parla ad un bambino, disse: «Vedi, se voglio vedere una donna nuda, mi basta accendere internet... e gli indumenti di tua moglie potranno valere... forse trenta euro... No... -fece un sorriso da lupo- prova ancora!» Mentre Giulia mi ordinava di non azzardarmi neanche, dissi: «Te la cedo per mezz'ora!» sull'orlo delle lacrime ormai! «Facciamo un'ora...» «Va bene, un'ora!» Lei, offesissima, puntò verso la porta per andarsene, ma Stephan la bloccò «No, bella signora: tu adesso stai qui e vedi come va, perché se provi di nuovo ad andartene... -estrasse un coltello-... ti rovino il bel faccino!» In che razza di trappola ci eravamo ficcati? Disperato, giocai la partita per la vita, guardando Albert che, lentamente, scopriva le sue carte: un asso, un re, un altro asso -oddio!-, un terzo asso (Avrà anche il quarto, io non ne ho visti passare! Siamo rovinati!!!)... un altro re. Guardai le sue carte ed il suo sorriso trionfale: dal sollievo mi sentivo male, tachicardia a stecca, ma godetti vedendo il suo sorriso gelarsi, dopo che avevo mostrato tre jack ed un nove, vedendo scoprire il quarto jack! Risi di gioia e sollievo, raccogliendo la sontuosa ...
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