1. Poker, maledetto poker


    Data: 01/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto

    ... vago sorrisetto di apprezzamento sulle labbra; Albert, invece, conservava l'impassibilità del vero giocatore di poker e, quando mia moglie ebbe terminato lo striptease, disse: «Bene: direi che manca solo di vedere tutte le puntate sul tavolo» indicando a Giulia il centro del tavolo, dov'erano le fiches. Lei rifletté un attimo, poi si avvicinò al tavolo con passo felino, posò un piede sulla mia coscia, salì sul tappeto verde ed alla fine, con sensuale pacatezza, si sedette sulle fiches a caviglie incrociate ed offrendo al mio balcanico avversario lo scorcio più suggestivo di sé. Lui, finalmente soddisfatto, mi invitò con un ampio cenno ed un leggero sorriso a mostrare le carte ed io, pregustando la vittoria, posai ad una ad una le carte, guardandolo infine con un sorriso di trionfo: «Posso vedere le tue carte, adesso?» lo provocai. E lui, con un'espressione indifferente, mostrò un dieci di cuori e poi una donna ed un asso -dello stesso seme!- ed il re di cuori! La mia gola si era riarsa, mi vedevo ad un passo dalla catastrofe e pregai disperatamente che... che non fosse il jack di cuori che alla fine mostrò. Mi sentii crollare il mondo addosso: avevo concesso la mia Giulia a quella gente ed avevo anche perso fino all'ultimo euro! Guardai Giulia con uno sguardo disperato, trafitto dall'altezzoso odio di cui erano pieni i suoi occhi, che guardavano anche i tre, a turno, soppesandoli con una strana, mai vista, inquietante espressione. Arturo mi guardò con un sorrisetto sotto i ...
    ... baffi: «Certo che sei stato sfortunato... -annuii, mestamente-... eh, pensavo... magari Albert ha voglia di darti un'ultima possibilità...» Si girò verso l'amico che lo guardò biecamente; allora lo condusse insieme a Stephan nell'angolo più lontano a noi e tennero un breve conciliabolo. Sentii Albert che alzava la voce, dicendo qualcosa in croato, albanese o quel diavolo di lingua che fosse, e Arturo che cercava di riportarlo a più miti consigli nello stesso idioma. Giulia guardava me con odio puro e, meravigliosamente nuda, loro con arrogante sfrontatezza. Alla fine, i tre tornarono al tavolo e parlò Albert: «Abbiamo deciso di darti un'ultima possibilità, un'ultima mano a cercare il jack di cuori dove io punto tua moglie e la metà delle fiches... Se lo trovi tu, riavrai metà delle fiches che ho vinto e tua moglie, intatta» Inghiottii: «E se invece lo trovi tu?» Sorrise, con un sorriso lupesco: «Se lo trovo io, terrò tutte le fiches... e tua moglie, che dovrà fare tutto quello che le ordinerò per ventiquattro ore! Ventiquattro ore? Oddio!... L'averla fatta spogliare, sicuramente non fa presagire che le ordineranno di pulire il locale e fare il bucato! Lui continuò «Per evitare che tu faccia sciocchezze, se perdi, verrai chiuso in una stanza, qui, finché tua moglie non avrà onorato il TUO debito di gioco...» Le probabilità erano cinquanta e cinquanta... avevo avuto una discreta fortuna, nella serata, interrotta da colpi di sfiga pazzeschi. Riflettei che avevo appena subito una ...
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