1. Poker, maledetto poker


    Data: 01/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto

    ... “porzione” di sfiga e quindi le probabilità potevano... DOVEVANO essere a mio favore! «Va bene, accetto!» esclamai senza avere il coraggio di incrociare lo sguardo di lei, furibonda. Albert prese, senza una parola, il mazzo dal tavolo e lo porse a Stephan, che cominciò a mischiarlo. Poi me lo diede da tagliare; quindi prima scopriva la carta Albert e poi io... Sudavo dalla tensione. Prese la prima carta, la fece strisciare sul tavolo fino a sé, la sbirciò con cautela, come se potesse esplodere e la scoprì sul tavolo, sbuffando: asso di picche. Fortuna che non giocavamo alla carta più alta, mi rincuorai. Con la stessa cautela di Albert, scoprii la mia carta, un otto. Lui scoprì un dieci. Io vidi nell'angolo della mia carta la parte superiore di un jack, rosso: il mio cuore perse un colpo e scoprii che era quello di denari! Lui trovò un dieci, nero. Mentre stavo per prendere la carta successiva, la mia mente registrò una risatina di Giulia: mi bloccai, alzai un poco lo sguardo e notai che era seduta sulle ginocchia di Arturo... e Arturo le teneva una mano sulla coscia, in alto! Ero pronto a scommettere che i suoi polpastrelli le sfiorassero la fica. Presi la mia carta, arrabbiato, odiando quella troia, sperando che NON fosse il fatidico jack. Difatti era una donna. Albert scoprì un re rosso. Io gettai sul tavolo un nove. Mentre lui stava per scoprire la carta successiva, vidi che Albert, messosi accanto ad Arturo e Giulia, le torceva dolcemente i capezzoli, mentre lei aveva un ...
    ... pochino schiuso le gambe, ospitando più comodamente la mano di Arturo. Lui scoprì un dieci ed io, subito dopo, un jack nero. Vedevo i due che sussurravano qualcosa a Giulia, che annuiva e rispondeva anche lei sottovoce, anche ridacchiando quietamente. Ribollivo di rabbia: io stavo schiattando per cercare di salvarla dall'oltraggio dei tre e lei... lei, invece, familiarizzava col nemico! Albert, con una inquietante espressione rilassata, scoprì un altro nove ed io, sudando, trovai una donna; ormai le carte rimaste erano pochine e sudavo abbondantemente dalla tensione. Il balcanico prese una carta, la fece strisciare sul tappeto verso di sé, la spiò e, infine, fece un sorriso trionfale: aveva trovato il jack di cuori. Sentii il mondo crollarmi addosso, completamente sconfitto e demoralizzato. Guardai, da sotto in su, mia moglie, vergognandomi di essere così vittima del demone del gioco e di averla sottoposta a quell'umiliante oltraggio, ma... ma lei mi guardava con una strana espressione: carica di disprezzo, certo, ma con una strana alterigia che le illuminava gli occhi. Le mani dei tre uomini si avvicinarono al suo bel corpo, ma lei disse un secco «No!» La guardammo stupiti, mentre lei faceva un sorriso crudele: «Io posso rifiutarmi di onorare il debito di quel coglione di mio marito... oppure posso accettare di buon grado: se farete come dico io, vi lascerò fare tutto quello che volete per ventiquatt'ore... ho una richiesta: me la soddisfate?» Albert, evidentemente irritato ...
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