La goccia scava la pietra- parte 1
Data: 28/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
Nella mente di Silvia successe qualcosa di simile a quello che può accadere quando nel bel mezzo di un'allegra festicciola scoppia, imprevisto ed imprevedibilmente, un petardo. Ovvero un mix di panico, stupore, paura, incredulità e infinite altre sensazioni ed emozioni.
La sua vita coniugale con Alvaro, che scorreva tranquilla e gioiosa da alcuni decenni, poteva assimilarla ad una festicciola.
Non l'aveva mai fatta annoiare il suo uomo, anzi. Per questo ci stava bene la similitudine con una festa particolare, una festa allegra.
Quello che vide invece le provocò un effetto simile a quello dello scoppio imprevisto di un petardo.
Non si aspettava di vedere una scena come quella che le apparve innanzi entrando nel salottino adiacente alla hall dell'albergo dove alloggiavano per quella breve vacanza invernale.
Il suo Alvaro era in atteggiamento definibile più equivoco che strano, con un altro uomo, un certo Dante che, per quanto le era stato detto dal marito la sera prima, doveva essere una vecchia conoscenza dell'età giovanile, rincontrato casualmente in quella località montana, dove anche quell'altro, quel Dante pareva trovarsi per lo stesso periodo di vacanze sulla neve.
Non è che stessero facendo chissà cosa i due uomini: stavano semplicemente parlando ma in maniera estremamente confidenziale, posizionati sullo stesso divano in maniera più simile a come avrebbero potuto fare due fidanzatini che due amici.
Le posture, anche se un poco troppo ...
... confidenziali, da sole non sarebbero bastate a dar adito a sospetti se le reazioni dei due uomini – da soli nel salottino- non fossero state quelle che furono all'arrivo di Silvia.
Ad occhi estranei anche i comportamenti dei due sarebbero potuti apparire di semplice “sorpresa” per l'inatteso arrivo della donna, ma Silvia che conosceva bene il suo uomo, aveva notato la rapidità con cui il colorito di Alvaro era passato dal naturale, al rosso fuoco dopo aver transitato per il pallore cadaverico, il giallo della razza asiatica e altre varietà di colori.
Non solo. Alla maniera di un bambino scoperto a rubare la nutella, era scattato in piedi come spaventato.
Lui che era noto per la sua loquacità e sicurezza nell'esprimersi, aveva faticato a trovare le poche parole che le aveva detto. Semplicemente un “Oh, sei qui?” . Per giunta balbettando vistosamente, proprio lui che aveva sempre avuto la parlantina sciolta.
Poi quel Dante (che era stato galante con modi da “cavaliere di altri tempi” la sera prima quando, dopo averli presentati l'uno all'altra, Alvaro lo aveva invitato a cenare allo stesso tavolo) sembrò impacciato e goffo al vedere apparire Silvia. Aveva fatto la faccia di chi vorrebbe diventare invisibile e sparire, rendendosi conto di stare nel luogo sbagliato, in un momento sbagliato, in una posizione sbagliata a fare una cosa sbagliata.
Tutto qui?
Sì.
Apparentemente solo questo: la donna che entra in una stanza e due uomini che sembrano sorpresi di vederla. ...