La goccia scava la pietra- parte 1
Data: 28/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... naturalezza, ma comunque con una certa tranquillità, Alvaro le rispose: “No, al contrario. Arrivi proprio al momento giusto. Stavamo parlando di te”
Per la prima volta Silvia non aveva creduto a suo marito e coerente con il suo essere sempre sincera, almeno con Alvaro, espresse il suo dubbio dicendo “Con quelle facce? Non credo proprio”
Alvaro aveva prima girato rapidamente lo sguardo intorno, come se avvertisse la necessità di sincerarsi di essere ancora solo loro tre nel salottino, poi era andato addirittura a guardare oltre la porta per sincerarsi che nessuno potesse sentirli neanche dall'esterno e infine, tornando vicino alla moglie, le aveva afferrato affettuosamente i polsi, uno per mano, l'aveva guardata fisso negli occhi e finalmente disse: “Mi è sembrato il tipo giusto. Gli ho confidato le nostre fantasie erotiche”.
Toccò a Silvia, questa volta, subire cambiamenti di colorito. Guardò interrogativamente più volte sia Alvaro che Dante. Alvaro la fissava e le sorrideva, tendendole i polsi. Dante, leggermente in disparte, sosteneva i suoi sguardi, con un sorriso piuttosto tirato sulle labbra, un'espressione da discolo che aspetta la sentenza per una marachella commessa: il perdono o la punizione.
Alla fine la donna disse al marito, pianissimo: “Tu sei scemo”.
Come se Dante non fosse a distanza irrilevante e non li sentisse parlare, Alvaro replicò: “Ho fatto di più. Gli ho chiesto se ti trova bella e come trova me. Insomma gli ho chiesto se sarebbe disposto ...
... a far realizzare, almeno per una volta, quello che fantastichiamo da tempo.”.
Poi, tutto d'un fiato, quasi sentisse l'urgenza di dirlo, aveva aggiunto “Perché io con lui ti ci vedrei bene e lui piace anche a me. Con uno così non mi porrei e non vi porrei alcun limite. A me piace. Per realizzare il nostro sogno lo trovo perfetto”.
Silvia, con uno scatto improvviso si liberò dalla stretta di Alvaro sui suoi polsi e, giratasi con rapidità fulminea, si allontanò correndo, andando verso gli ascensori.
Alvaro la seguì, facendo segno a Dante, sia con gli occhi che con un gesto di mano, di fare altrettanto anche lui.
Alvaro fece in tempo a mettere un piede nell'ascensore, prima che Silvia pigiasse il pulsante per salire ai piani superiori. Ponendosi davanti alla fotocellula con una gamba aveva impedito che le porte si chiudessero. Di nuovo si era girò, per sollecitare Dante a raggiungerli. Costui però si era limitato a sorridere e a fare un gesto con il dito roteante come a significare “Dopo, dopo”.
Dante si rendeva conto che i due coniugi avevano bisogno di restare da soli, di chiarirsi tra loro due ed era consapevole di dover concedere a Silvia il tempo di pensare per decidere, tanto solo lei poteva dare o negare il consenso. Lei poteva decidere, Alvaro avrebbe solo potuto comunicargli la decisione di Silvia e lui poteva solo attendere di conoscerla quella decisione e solo dopo adeguarsi ad essa.
Dante non seppe mai cosa si dissero i due coniugi, una volta saliti ...