1. Secrezioni: "Lezione privata"


    Data: 02/07/2020, Categorie: Masturbazione Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... smaniosi di darne presto un saggio alla bella Lesbia che, lasciva e vogliosa, siede in mezzo a loro, “Voglio dire, comodo tenersi il marito potente e intanto darla a destra e a manca, fregandosene del povero Catullo che spanteca per lei”. “Bè”, esclamo senza sapere cosa aggiungere. In fondo non ha tutti i torti. “Certo”, continua, “anche Catullo si dava da fare, a quanto dici. Quando non era con lei, se la spassava coi ragazzini. Che malato!” “All’epoca la pederastia era un fatto piuttosto comune, sul quale non gravavano l’onta morale e la giustizia”. “Cioè era normale avere rapporti omosessuali con i ragazzini?” “Più o meno sì. Nell’antica Grecia era prassi comune tra un giovanotto e il suo tutore, che era spesso un filosofo, ad esempio. E Roma ne ereditò l’usanza”. “Quindi Catullo era frocio?” “No... un pederasta, tutt’al più”. “C’è differenza?” “Bè, sì...” “Tu sei un pederasta o un pedofilo?” “Che intendi dire?”, chiedo sorpreso. “Intendo dire”, fa con voce languida e occhi traboccanti malizia, mentre si sporge in avanti sul tavolo mostrandomi le tette gonfie da dentro lo scollo della camicetta generosamente slacciata, “che oggi è giorno di paga per te, mamma mi ha dato questi”, e tira fuori dall’astuccio tre pezzi da 50 euro. “Uhm”, mugugno curioso di vedere dove va a parare quel discorso, “e quindi?” “E quindi domani sera al Sayonara c’è dj Zatox e vorrei andarlo a sentire. Solo che l’ingresso è caro e i miei non mi daranno un euro fin quando non avrò passato l’esame ...
    ... di latino a settembre, aguzzini maledetti!” “La prossima volta non ti fai rimandare. Comunque, ho capito, mi stai chiedendo un prestito...” “Ahahah”, ride di gusto, “Un prestito? E quando te le restituisco 150 carte? No no, nessun prestito”. “E allora, a meno che tu non voglia derubarmi, non capisco cosa vuoi dirmi”. “Derubarti? Ahahahah... che tipo che sei, Renny. Voglio solo proporti... mmm... com’è che si dice in italiano? Ecco, sì, una transazione”. “Una transazione?” – ripeto come un imbecille. “Esatto, una transazione economica. Tu mi dai 150 euro e io...”, si interrompe e sorride, con le labbra carnose che si stendono con ancor più malizia di quella che sprizza dai suoi occhi. “E tu...”, le faccio eco trattenendo a stento un moto di eccitazione. “Ed io mi spoglio per te”, dice seria accendendo una sigaretta. Ammutolisco. Accendo una sigaretta anch’io. “Allora? Ci stai? La cosa rimane tra noi, ti puoi fidare”. “Se si venisse a sapere, tuo padre mi ammazzerebbe”. “L’uomo che vive con me e mia madre non è mio padre. Ti ho detto di fidarti”. Si alza, spegne la sigaretta nel posacenere, fa una giravolta per mostrarmi il culo compresso in un jeans tagliato a fil di chiappa e le cosce pienotte, già abbronzate. Poi slaccia i bottoni restanti della camicetta e scopre le bocce, raccolte in un reggiseno di pizzo nero, da donna adulta. Sarà una quarta, valuto sulle prime. Deglutisco, aspiro avidamente una boccata, sputo il fumo di lato. L’erezione nei bermuda è dolorosa. Sento ...
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