Finestrino rovente - Racconti Erotici

Finestrino rovente

... non lo escludiamo . . . .” La tipa mi incalza:”Noi normalmente facciamo solo sesso orale . . . . a che serve la protezione? Mica abbiamo l’aids!” La tipa ora mi stava facendo un po’ incazzare:”Senti cara, noi non conosciamo voi e voi non conoscete noi . . . . chi può dirlo?” tirai su il finestrino col chiaro intento di chiudere il discorso, a me la gente che sta a sindacare sulle mie volontà di fare in un certo modo mi fa solo innervosire, se non ti va basta salutare ed andartene senza rompermi le palle. Guardo Gianni:”Se anche i prossimi sono due teste di cazzo così ce ne andiamo via eh?” L’attesa dura ancora altri quindici minuti, inizia ad essere un po’ tardi, va be, domani mattina saremo rincoglioniti al risveglio, ma fra qualche lampo nel cielo e altrettanti timidi tuoni che preannunciavano il temporale imminente, ecco arrivare un’auto station wagon, anche stavolta è la donna che arriva al mio finestrino a parlamentare con noi:”Ciao cara, io sono bisex . . . . faresti con me sesso orale? Mio marito ci guarda e basta . . . poi se vuoi possiamo fare a tutti e due un bel pompino, io al tuo lui e tu al mio, che ne dite?” Questa proprio non me l’aspettavo, una mezza lesbica? Ma a me fa un po’ schifo leccare le passerine . . . . mi girai verso Gianni per cercare conforto e lui:”Non entro , la decisione qui è solo tua tesoro . . . . fai tu” Mi rigirai verso la tipa abbozzando un sorriso un po’ forzato:”Ehm . . . però io non sono bisex, mi spiace ma . . . “ La tipa mi ...

... interruppe:”Tranquilla, per stavolta ti faccio tutto io, così provi ok? Poi se ti piace ci rivediamo ancora un’altra sera e lo fai tu a me d’accordo?” Cazzo, ora che faccio, questa non molla di un centimetro, vuole proprio giocare con me e quel bastardo di Gianni:”be . . . se fa tutto lei . . . . lasciati andare dai che così anche noi ci divertiamo un po’ a guardarvi hi hi hi” Dentro di me ero confusa, ma possibile che non si trovano due con gusti come noi, porca zozza, ma la tipa aveva un sorriso carino, non volgare affatto, molto genuina:”Ok, però se non mi piace smettiamo . . . . subito eh? Dove ci mettiamo?” La ricciolina dagli occhi languidi sorrise:”Ok tranquilla, venite su da noi che abbiamo la macchina più spaziosa della vostra!” Si può fare, tanto siamo insieme e non ho paura, scendiamo entrambi dalla nostra auto per salire nella loro, Gianni dietro posteriormente all’altro lui, io invece vengo fatta accomodare dalla tipa davanti con lei che aveva già abbassato totalmente lo schienale e l’auto era diventata davvero molto spaziosa, mi fece accomodare sdraiata e si accomodò a sua volta sotto al cruscotto fra le mie gambe. Tremavo un po’, quelle mani femminili addosso non ero propriamente molto abituata a sentirle, chiusi gli occhi per non pensare, la tipa con delicatezza mi sfilò il perizoma, la sottana era talmente corta che non vi fu necessità, bastò tirarla su verso l’addome:”Uhh ma che bella farfallina profumata che hai cara . . . . adesso rilassati che ti darò tanto piacere ...