1. Il ragazzo di citta' e l'uomo di campagna


    Data: 28/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Pietro ormai non era più un ragazzino. Aveva 20 anni e si sentiva grande rispetto a tanti altri. Ormai da alcuni anni aveva capito però che c'era un gioco che gli piaceva più degli altri: il sesso. Aveva cominciato a farlo con alcuni compagni di studi ed altri studenti della sua facoltà, quelli più grandi. Ecco il punto! Aveva capito che a lui non solo piacevano gli uomini ma quelli più grandi e ormai si sentiva pronto a fare un passo più lungo.
    
    Nei bagni dell'università aveva imparato a fare dei gustosi pompini con ingoio. Gli piaceva bere la sborra e confrontarne i diversi gusti e le diverse quantità. Si era anche già fatto aprire il culo più volte e sapeva che più i cazzi erano grossi e più gli piacevano. Non sempre erano quelli i più dolorosi. A volte, anche a se piccoli, gi facevano un male cane, invece alcuni grandi erano entrati come se il suo culetto fosse di morbido burro. Comunque non disdegnava il dolore iniziale. Lo faceva sentire sottomesso alla forza maschia.
    
    Gli piaceva essere usato come una troia. In fondo sapeva di esserlo.
    
    Piccolino e leggermente cicciottello, aveva un aspetto delicato che lo faceva sembrare anche più giovane della sua età, il che lo rendeva più appetibile agli uomini ma lui ancora non era riuscito ad avere un incontro col suo maschio ideale. Benché carico di ormoni pronti ad esplodere e già abbastanza esperto nell'arte amatoria, in fin dei conti era sempre un po' timido e non era mai stato lui a cominciare gli approcci.
    
    Tutti ...
    ... gli anni, nei mesi estivi, Pietro andava con la mamma in villeggiatura in un bel paese della Toscana. Le mura medievali circondavano l'antico borgo sormontato dal castello merlato sotto il quale, in una piccola piazzetta, si affacciava la chiesina, ricca di affreschi medievali. Il padre li raggiungeva nei fine settimana, quando era libero dal lavoro.
    
    Gli piacevano molto quelle vacanze perché era da sempre affascinato dalla storia. Ma non c'era solo quella. L'aria, li su, era più pulita di quella cittadina e spesso, specialmente la sera, c'era un venticello fresco che faceva sopportare meglio la calura estiva. Inoltre, la mattina si andava tutti al mare con un vecchio pullman e ci si divertiva tra i cavalloni ed a fare castelli di sabbia. Sarà per questo che aveva deciso di intraprendere gli studi da ingegnere e non ci trovava nulla di infantile nell'esprimere ancora così la sua creatività.
    
    Un pomeriggio, passeggiando per il paese, passò davanti al negozio più affascinante (almeno così lo vedeva lui). Vendeva di tutto: oggetti per la casa, materiale per ferramenta, giocattoli, soprammobili kitsch, tovaglie e pentole, spazzolini da denti e tende da doccia, pupazzetti e ceramiche, occhiali da sole e ciambelle galleggianti, cornici d'argento e orecchini di plastica. Era come un museo delle chincaglierie. Si capiva che alcuni oggetti erano li invenduti da anni, anzi decenni.
    
    Ovviamente era il negozio più frequentato del paese anche se non a quell'ora, poco dopo pranzo, ...
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