1. Il ragazzo di citta' e l'uomo di campagna


    Data: 28/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... quando il sole era più forte e pochi avevano piacere di uscire di casa. Lo struscio lungo il corso si sarebbe svolto più tardi.
    
    Entrò, spinto dalla curiosità di scoprirvi qualcosa di curioso, di divertente. Qualunque cosa. Entrò con la scusa di acquistare un pacchetto di fazzolettini. Dentro c'era una signora che si dilungava con la padrona a sparlare, spesso sottovoce, di qualcuno o di qualcun'altro. Cominciò a guardarsi intorno, sugli scaffali, senza fretta.
    
    Ad un certo punto entrò un uomo. Certamente un contadino, a giudicare dal modo di camminare, dal cappello di paglia sulla testa e dalla corporatura robusta ma non grassa. Era alto, con due grossi baffi, e portava una camicia a quadri, dalle maniche corte e rimboccate, di diversi colori tra cui predominava il rosso. La teneva aperta fin quasi all'ombelico e mostrava un ampio torace completamente coperto di pelo, qualcuno bianco. Avrà avuto sui 40 anni. Sprizzava virilità da tutti i pori.
    
    Pietro rimase a bocca aperta ma la richiuse presto rendendosi conto che era piuttosto sconveniente mostrare tanto interesse. L'uomo sembrava avesse fretta. Gli lanciò uno sguardo distratto e rapido ma così magnetico che il ragazzo rimase inebetito. Dentro di sé si sentiva il cuore in gola. Sembrava che l'uomo dei suoi sogni si fosse materializzato per incanto. Quello aspettò un po' poi, spazientito e indifferente al fatto che c'era già lui in attesa da prima, interruppe il chiacchiericcio delle donne e chiese alla padrona se ...
    ... aveva un certo tipo di pinze. Anche la sua voce era affascinante: profonda ed avvolgente.
    
    Quella gliele dette, pagò ed uscì, questa volta senza guardarlo affatto. Quindi lei si rivolse a Pietro chiedendogli cosa desiderava per poter tornare presto alle chiacchiere con l'altra donna e così facendo lo risvegliò dal sogno. Era così sconvolto che acquistò i fazzolettini ed uscì per prendere un po' di aria, anche se calda. Ne sentiva proprio il bisogno.
    
    Si avviò lungo il corso facendo lunghi sospiri per cercare di riprendersi ma certo non avrebbe dimenticato quella visione. Il suo pisello gli si era indurito e sentiva il bisogno di sfogarlo al più presto. Doveva rientrare alla pensione.
    
    Dopo pochi passi "Ehi, tu" si sentì dire. Si voltò e dietro l'angolo della strada c'era lui. Si, proprio lui, il sogno. "Sei in vacanza?"
    
    "Ssssi" sospirò.
    
    "Che fai tutto solo? Non sei con la famiglia, gli amici?"
    
    "Beh, mia madre è alla pensione. Io stavo facendo una passeggiata".
    
    "Ah, già... una passeggiata" ripeté quello. "E hai già visto tutto del paese, scommetto".
    
    "Si tutto".
    
    "Certo, si fa presto. Qui non c'è molto da vedere. E la campagna qui intorno? L'hai vista? Ti piace?"
    
    "Si, venendo ci sono passato, naturalmente".
    
    "Certo, naturalmente", ripeté ancora. "E un'azienda agricola l'hai vista?"
    
    "Beh, no, effettivamente".
    
    "La vuoi vedere? Se vuoi ti porto alla mia" e lo guardò con un'aria strana. Dal duro sguardo traspariva qualcosa di malizioso.
    
    Lui rimase ...
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