1. L'ora tarda


    Data: 28/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Incesti Autore: troy2, Fonte: RaccontiMilu

    ... massaggio cardiaco e fu così che scoprì che Franck era laureato in medicina, ma che la sua laurea, presa in Camerun, non aveva valore qui in Italia, se non fosse stata confermata. Mi appassionai al suo racconto e mi accorsi di quanto poco sapevo di una persona che vedevo tutti i giorni.Mi raccontò della sua baracca, della necessità di usare il bagno di un bar vicino il cui proprietario, di buon cuore, gli permetteva anche di far la doccia a casa sua.�Ora &egrave il mio turno di far qualcosa per te!� dissi. �Abito in una casa che per me &egrave troppo grande e vuota. Verrai a stare da me!��Non posso!� la sua risposta era disarmante.�Perché?��Nella baracca, vivo con mio fratello. Ha 18 anni e non posso lascarlo da solo.��Vorrà dire che verrete entrambi!��Non deve sentirsi obbligata, signora!��Non sei tu che devi dirmi cosa fare. Io ho un tetto troppo grande ed a voi ne serve uno: non c�&egrave nulla di cui discutere.�Si trasferirono a casa mia in serata. Louis, il fratello di Franck, aveva il corpo di un uomo, ma il volto acerbo di un ragazzino. Era gentile ed educato come il fratello. Non parlava l�italiano nel modo corretto del fratello, ma se la cavava sia a capire che a farsi capire.Volevo solo sdebitarmi, saldare il mio debito di riconoscenza. Ma la situazione precipitò poche ore dopo che i due giovani si erano sistemati in casa mia.Passando davanti alla porta del bagno, casualmente il mio sguardo si intrufolò nello spiraglio di quella porta accostata. Riflesso nello ...
    ... specchio, potei vedere Franck, appena uscito dalla doccia, con un accappatoio vecchio di mio figlio addosso, aperto. Gli addominali scolpiti furono un richiamo forte e mi fermai ad osservarlo, scendendo lentamente lungo quel corpo di ebano lucido. Un�espressione di sorpresa mi sfuggì dalle labbra, quando i miei occhi si posarono sul suo bacino: un enorme randello di carne penzolava tra le gambe. Improvvisamente, il mio essere femmina si risvegliò: desideri sopiti da un tempo lunghissimo (mio marito aveva perso di virilità già molto tempo prima di morire) si ridestarono prepotenti e incontrollabili. Mi sembrava di sentire la mia gattina pulsare come ai bei tempi andati.Mi costrinsi a distogliere lo sguardo ed a proseguire per la mia strada.Cenammo, guardammo un po� di televisione e mi commossi quando sottolinearono quale grande novità fosse per loro quella tranquilla normalità. Poi andammo a letto: io nella mia camera e loro in una accanto, che un tempo era stata di mio figlio maschio. Ma il letto non mi diede riposo. Il mio pensiero tornò a quel che avevo visto e il ricordo si tramutò in desiderio. Cominciai a toccarmi tra le gambe, a sgrillettarmi: ma nulla serviva ad appagarmi. Mi addormentai sfinita dal desiderio.Ma nel cuore della notte mi svegliai, scossa da una mano forte: la luce sul mio comodino era accesa e Franck era in piedi accanto al letto, chinato su di me.�Franck! Che ci fai qui?��Signora, ti lamentavi e mi chiamavi. Ho avuto paura che non stessi bene: ora torno a ...