1. Corna, piacere e fotografie


    Data: 09/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: markmilano00, Fonte: Annunci69

    ... preferito un perfetto sconosciuto, apprezzava il fatto che fossi io a giocare con loro, anche perché con meno imbarazzo avrebbe declinato, qualora non se la fosse sentita all’ultimo istante. Questi erano gli accordi.
    
    Ci vedemmo nei primi giorni di agosto, a casa loro. Nonostante vi fosse stato un notevole scambio di messaggi, con foto e ‘dettagli’, l’impatto iniziale non fu dei più semplici, nella casa stessa in cui ero stato da solo o con amici per cene e festeggiamenti vari, ora entravo per motivi diversi. E poi c’era sempre l’incognita di Sara, e del suo eventuale ripensamento. Bevemmo qualcosa senza che, di fatto, nessuno prese per primo l’iniziativa. Quindi decisi di agire.
    
    “Chissà come verrebbe la stessa ‘famosa’ foto, nella tua stanza da letto Sara”
    
    “Bhe possiamo andare a vedere direttamente in camera, per capirne di più che dici?”
    
    Ci recammo in camera, ed ancora una volta fui io a prendere l’iniziativa.
    
    “Tu Arturo sei qui nella foto, guarda sei anche vestito in maniera simile al nostro protagonista!”.
    
    “Tu invece Sara sei sul letto, ma… sei troppo vestita, come del resto io”.
    
    Mi sbottonai la camicia, mentre Sara si sfilò la gonna, aiutandomi poco dopo a sfilare i gemelli della mia camicia. Tutto sotto lo sguardo attento di Arturo. Cominciai a baciarla partendo dalle sue spalle, e continuando sui seni, aveva capezzoli incredibilmente turgidi, mi accreditai mentalmente il merito di tutto quel godimento, confermato dal suo sapore più intimo che ...
    ... potei constatare accarezzandola tra le gambe dopo aver spostato il perizoma, movimento che ripetei più volte vista la dimostrazione di piacere estremo che affiorava dalle sue labbra.
    
    La distesi sul letto sfilandole l’ultimo indumento che indossava, ormai fradicio del suo sapore. Poggiai quindi le labbra sul suo sesso, cominciando a leccarla partendo dal clitoride, turgido come i suoi capezzoli che stavo leggermente strizzandoli sino al limite estremo del piacere di Sara. La sua mano era sopra la mia testa, quasi ad assicurarsi che non smettessi di infliggerle quel piacere.
    
    Continuai per molti minuti, fino a quando lei si liberò dalla mia presa, spostandosi per prendere tra le sue labbra il mio pene. Mi girai verso il marito che era rimasto a torso nudo, tastandosi vistosamente il suo arnese, mentre con un gesto di consenso disse:
    
    “E’ una gran troia, scopala per bene”.
    
    La sua approvazione mi spinse a fermare la piacevole intermittenza della moglie, che presi per le spalle e misi con la schiena sul letto, aprendole le gambe.
    
    “Si scopami!” disse divaricando il più possibile le cosce.
    
    Le entrai piano per due o tre volte, per poi affondare dentro di lei che d’istinto mi mise una mano sull’addome.
    
    “Cazzo! Me la sfondi… porco”.
    
    Mi resi conto che Sara abbinava la respirazione alla penetrazione del mio sesso dentro di lei, tirandosi leggermente indietro quando forzavo tra le sue gambe. In quella posizione e con il godimento alle stelle aveva chiuso gli occhi, ...