Corna, piacere e fotografie - Racconti Erotici

Corna, piacere e fotografie

... ignorando l’avvicinamento del marito, che ormai nudo avrebbe voluto partecipare alla cosa. Quando lo percepì si fermò, girandosi verso di lui, che ormai era a pochi centimetri dal letto con il fallo tra le sue mani.

“In ginocchio!” intimò al marito. Che ubbidiente l’assecondò. Nel frattempo mi spostò verso di lei, ed impugnando il mio membro disse al marito:

“Questo è un uccello che mi sa scopare… guardalo bene” disse mettendoglielo sotto il naso.

“Succhialo sa di fica…”

“Ma che cazzo dici…dai, sai che…” disse quasi intimidito. Ma la timidezza durò poco, visto che la sa bocca stava avvolgendo il mio fallo, in maniera certamente inesperta ma non forzata.

“Succhiamolo assieme porcone…” disse mettendosi all’altezza del marito, ed incominciando a leccare dalla parte bassa. Questa situazione mi provocò un piacere assurdo, cosa di cui Sara si rese conto tornando su di me e dicendo:

“Non provare a sborrare tu… devi scoparmi ancora davanti al cornuto”.

Obbedii, ed in tutta sincerità pensai ad altro per evitare di inondare la coppia del mio sperma… Ripresi dunque a pomparla da dietro, con lei con gomiti e ginocchia poggiate sul letto… ma l’eccessiva morbidezza evitava che i colpi secchi che le infierivo da dietro fossero di suo completa soddisfazione. Quindi decise di assumere la stessa posizione sul parquet in ...

... legno chiaro della stanza. La presi per molto tempo in quella posizione, con il marito che si stava segando in maniera veloce. Aveva cambiato l’espressione del viso, era molto vicino al venire, e lo si percepiva.

“Ficcamelo tutto! Ficcamelo tutto! Ficcamelo tutto” gridò per tre volte prima di venire, in maniera copiosa e quasi imbarazzante, in un mega squirt che allagò parte del pavimento… con il marito che trasgredendo agli ordini della moglie, si lanciò a leccare parte di quel liquido bollente. Lei per qualche secondo si contrasse bestemmiando di piacere, e dopo una serie di sospiri profondi tornò da me per slinguarmi in maniera avida. Subito dopo si riferì al marito, che nel frattempo era venuto nelle sue stesse mani, ordinando:

“Lecca anche il pavimento cornuto”.

Il marito obbedì leccando il sapore della moglie dal legno chiaro del pavimento, osservandoci con gli occhi, mentre dal suo pene ormai spompato gocciolava il suo di seme…

Dopo qualche minuto ci ritrovammo sul letto, sorridendo soddisfatti di quell’ora e mezza passata assieme.

“Abbiamo dimenticato di fare la foto!” esordì lei.

“Bhe ma servirebbe un fotografo che ci scatta una foto, quindi una quarta persona” dissi io.

“WOW, si una quarta persona si… e non è obbligatorio rimanga in un angolo a scattare” concluse lei riferendosi al marito.

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