Il culetto impiumato
Data: 28/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69
... molti peli sul corpo e quei pochi li depilo di nascosto, con la lametta di mia madre, è determinante, peccato che può vedermi solo R..
Una vestaglietta ricamata che metto sopra rende tutto ancora più sexy, soprattutto il culo che spunta fuori appena coperto dall’elegante pizzo degli slippini.
Mi sta precisa, come tutto il resto, mia zia è minuta, anche la taglia del reggiseno non stona, lei ha le tette piccole.
R. si è accomodato sopra una poltrona, si spogliato anche lui e si accarezza il cazzo mentre io mi sistemo.
“Mhhh… Polly, che fighetta che sei, una bella troietta in calore! Hai un culetto che farebbe resuscitare i morti”.
E’ una recita consueta ma le sue parole mi lusingano, mi metto anche le scarpe col tacco, inizio a sfilare davanti a lui, ammiccante.
Non esistevano ancora i telefoni con la fotocamera, altrimenti sai che scatti!
“Ti piaccio, amore? Guardami, oggi sono proprio femmina… ho voglia di scopare… del tuo cazzo…” ancora recito qualche battuta così, mentre gli dimeno il culo davanti e mi passo le mani sulle cosce inguainate e sul reggiseno.
R. ride e dice che sono proprio una zoccola e che se mi vedessero i Maschi del paese mi spaccherebbero veramente il culo. Come se non lo facessero già abbastanza!
Nel frattempo si è alzato, si è avvicinato e mi ha messo una mano sul culo mentre mi slingua le orecchie, si china e me lo prende in bocca per qualche istante, dopo averlo fatto scivolare fuori in parte dalle mutandine di pizzo. ...
... Appena si tira su io gli afferro il cazzo (ha la mia età ma ce l’ha il doppio del mio) lui allora mi infila ancora mano nella mutande e me lo accarezza.
Ora sono proprio una ragazza col suo fidanzato, mi sento tale, siamo eccitatissimi, ci tocchiamo ansimando.
Mi accovaccio sui tacchi e glielo prendo in bocca, lo succhio avidamente, lo lecco, lo spingo in gola, vorrei mangiarglielo.
R. mi fa sempre questo effetto ma questa sera, così agghindata, di più. Sono tutta un fremito, lo stomaco accartocciato ed il culo che mi pulsa, si bagna, manco fosse una figa.
Ora lo sto leccando attorno al cazzo, la pancia l’inguine, le cosce, dappertutto.
E’ in piedi e gli tremano le gambe, ora mi fa rialzare, poi: “Dai Polly appoggiati al tavolo, col petto, così…” mi metto come vuole lui, piegato a novanta, prima mi sono sfilato la vestaglia, mi intralciava.
Cosi, a sua disposizione, respiro forte, in attesa, R. sa benissimo che può fare tutto quello che vuole, ma proprio tutto.
Sono la sua amorosa schiavetta da sempre.
Torna poco dopo, mi mostra un coso che ha trovato, è un piumino, uno di qui scopini fatti con le piume, che usavano una volta per togliere la polvere: “Guarda che bello, Polly”.
So già cosa ha in mente: “Va bene R., però fai piano” ho visto che la punta del manico di legno non è proprio liscia e potrebbe combinare guai.
Mi abbassa le mutande, fa colare un po’ di saliva sul mio buco del culo, ci infila due dita e fa su e giù per qualche istante, per ...