1. Corso d'aggiornamento


    Data: 11/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: passeradisandra, Fonte: Annunci69

    ... avvampato.
    
    Riesco a malapena ad afferrarlo ed inizio un istintivo e goffo - così in pubblico non l’ho mai fatto, neppure con Dedo - quanto scomposto ma arrapato saliscendi che fa deglutire, non proprio silenziosamente, Gherardo. Intanto l’uomo, con le dita della mano destra ha già stabilmente preso possesso della mia fica cui ho, per quanto possibile, aumentato l’accessibilità, allargando le cosce; mentre la troia che è in me ha il sopravvento, sto aumentando l’intensità e la frequenza dei miei umori, bagnando letteralmente la mano del mio amante occasionale.
    
    Un cameriere che è venuto a riempire nuovamente i bicchieri di “Cinque Terre Schiacchetrà”, interrompe inconsapevolmente la reciproca masturbazione, costringendoci a ricomporci. Un altro cameriere porta i secondi. Io e Gherardo facciamo un ennesimo brindisi. Mi si chiudono gli occhi, ho una leggera emicrania, un giramento di testa, non riesco a seguire i discorsi dei commensali che sono soltanto una lontana confusa accozzaglia di rumori. Ma percepisco perfettamente il succo che mi cola lungo le cosce causandomi un altro brivido di piacere. Vorrei alzarmi per andare alla toilette a pulirmi ma non ne ha la forza, forse neppure la voglia. Mi sento addosso quel sapore di sesso che ho scoperto di emanare da quando sto con Dedo, e me ne inebrio. Dedo, dove sei, cosa stai facendo amore mio, perché non sei qui con me, dentro di me?
    
    L’arrivo dei secondi piatti ha ridestato un po’ tutti, così tra i colleghi è ...
    ... ricominciato quello scambio di opinioni, chiacchere e futilità varie che riportano la cena sui binari di un’apparente normalità.
    
    Un bicchierino di amaro ed un altro di limoncello mi danno il colpo di grazia e, per alzarmi, ho bisogno dell’aiuto di Gherardo.
    
    Il mio stato mi costringe a chiedere scusa ai presenti per avviarmi in albergo, precedendoli.
    
    Mi aggrappo così al braccio destro di Gherardo che mi sorregge per tutto l’abbondante chilometro che ci separa dall’albergo. E durante tutto il tragitto l’uomo mi riempie di bacetti voluttuosi la fronte e la bocca, mi infila la lingua in bocca alla ricerca della mia, insinuando nel contempo la sua mano sinistra nell’apertura della camicetta. Da qui fa presto a passare dentro il reggiseno e prendere possesso delle morbide mammelle, soffermandosi a stringere i turgidi capezzoli che spiccano sul mio sodo e maestoso seno.
    
    Magistralmente manipolata da quell’uomo che, fino a poche ore prime, era irresistibilmente attratto soltanto da ragazze under 20, tutta una serie di brividi mi pervadono continuamente.
    
    Ed un paio di orgasmi finiscono di inzupparmi il perizoma, riprendendo ad inondare le mie cosce.
    
    Finalmente in albergo, l’ascensore si blocca al sesto piano, dov’è la mia stanza. Gherardo mi accompagna fin dentro la camera e mi aiuta a sedere sul letto, a sdraiarmi.
    
    Se almeno lui fosse sobrio, probabilmente andrebbe via, ma quelle carezze che mi aveva elargito senza che io reagissi, e quegli umori che gli avevo donato insieme ...
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