Debora
Data: 29/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: MauXCuck, Fonte: EroticiRacconti
... ha...aspettato...aspettato e basta, senza parlare, senza chiedere. Ora mi rialzo, la fisso negli occhi, vorrei dire una parola, una sola ma, malgrado me, ne sussurro due: "Cara.....tesoro." Lei mi afferra la nuca, mi porta la testa sulla spalla e mi sussurra. "Caro, ti sono mancata almeno un pò? A me tanto, questi giorni non passavano mai." "Sì...mi sei mancata - non è totalmente falso, quindi è vero - da quando ho trovato questo posto non vedevo l' ora di venirci con te. Ora però siamo qui, insieme, ed è questo che conta." "Sì, caro ora siamo qui, insieme, e non voglio sprecare nemmeno un attimo." Mi bacia il collo e scende, scende, succhia i capezzoli e scende, scende. Arriva all' ombelico, lo vellica con la punta della lingua e non scende oltre perchè l' erezione che mi hanno provocato le sue manovre hanno portato la punta giusto a lato dell' ombelico. Mentre la stuzzica con la lingua mi guarda. Gli occhi le brillano. "Vieni - sussurro - vieni qui." Offre la sua umida, morbida intimità ai miei baci, mentre si impadronisce della mia, umida ma non morbida. E' un piacere, ma anche una tortura. Non voglio l' happy end così, ma nemmeno voglio staccarmi prima che lei venga rapita da quel climax che sento imminente. Ricorro ad una tattica che, per sua ammissione, so che le piace molto. Passo al bocciolo che irroro abbondantemente con la mia saliva e i suoi intimi umori. Poi torno a gustare la mandorla, e intanto introduco il medio e lo muovo avanti ed indietro. Questa gentile ...
... sodomizzazione ha il potere di scatenare finalmente il suo orgasmo. Appena in tempo. Vorrei penetrarla subito, per prolungare il suo piacere, ma devo aspettare che le violente contrazioni che precedono l' eiaculazione si plachino. L' erezione però, con lei accanto, non accenna a scomparire. Decido di ricorrere ad un vecchio metodo: un bidet di acqua fredda. Soffro, ma ottengo l' effetto voluto. Torno in camera. Lei è davanti all' armadio aperto e sta passando i capi che vi si trovano, l' uno dopo l' altro. Si volta verso di me: "Ma dove l' hai lasciato?" domanda sorridendo. Guardo in basso. A causa dell' acqua gelida tutto l' apparato riproduttivo si è ritratto, raggrinzito. "Di là a riposare un pò. Questo è il fratellino minore. Poverino, è piccolo, indifeso, bisognoso di affetto, di coccole, di baci." Ride divertita. "Vieni, vieni, piccino, che ci penso io." Ci stendiamo e lei si prodiga in carezze, in baci. "Ma è gelato davvero." "Mettiamolo subito al calduccio nel nido..." Lei mi viene a cavalcioni. "Senti...mi dici che posto è questo?" E' chiaro che la spiegazione del "quasi agriturismo" non regge. Però non posso mica dirle che l' ho portata in un casino. "Come posso dire...ecco, qui siamo a casa mia...nostra. Qui possiamo fare quel che vogliamo in tutta tranquillità, riservatezza e sicurezza. Ti basta come risposta?" "Immagino che me la devo far bastare, ma se è la verità, ok, non voglio sapere altro. Però, tutto quell' abbigliamento così raffinato, ma così sexy, di chi ...