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Diario di una escort (parte 4)
Data: 29/11/2017, Categorie: Lesbo Autore: Frank721, Fonte: Annunci69
... impari a capire molto bene le persone…-. Lei sorrise e disse –bè grazie per quel tipo…- -è stato un piacere…-. Mi feci più vicina, le spostai una ciocca di capelli dietro la testa e le diedi un bacio sulla guancia, molto vicino alla bocca. Indugiai con le labbra qualche istante e poi le sussurrai –andiamo in un luogo più appartato? Ho voglia di te…- lei arrossì visibilmente ma era raggiante e mi disse –seguimi… ho prenotato un salottino…-. Camminò avanti con la pochette in mano e questo mi diede l’occasione di guardarla bene. Era molto carina. Un po’ più bassa di me ma con un corpo da urlo, capelli biondi mossi e un bel vestitino blu con uno spacco sulla schiena che gliela lasciava scoperta. Una gran gnocca per un maschio, in sostanza. E anche io da donna non ne ero affatto indifferente, anzi. Seguivo con lo sguardo il movimento ipnotico delle sue gambe e del bordo del vestitino che svolazzava di qua e di là. Salimmo le scale e andammo al piano di sopra. Si diresse verso una tenda rosso sangue che io prima non avevo minimamente notato. La scostò e si girò per assicurarsi che io fossi dietro di lei. Imboccammo un lungo corridoio illuminato la luci soffuse. Lungo le pareti si aprivano diverse stanzette. Elena proseguì a passo spedito raggiungendo l’ultima in fondo a sinistra. Aprì la porta e davanti a essa c’era un altro paio di tende rosse. Entrammo nel salottino e lei chiuse porta e tende. L’ambiente era piccolo ma arredato con gusto. C’era un divano di pelle nera, luci ...
... soffuse, e lungo la parete più lunga un letto rotondo, coperto da un copriletto dello stesso colore delle tende. Sorrisi. I migliori letti per scopare… la ragazza aveva pensato proprio a tutto. Su un tavolino di vetro vicino al divano c’era un recipiente portaghiaccio con dentro una bottiglia di spumante. –Allora che ne pensi?- mi chiese lei. Mi girai a guardarla sorridendo e mi avvicinai –è fantastico… mi stavo chiedendo, però, chi dovesse sedurre chi…- le dissi accarezzandole una guancia. Lei arrossì e disse –bè si… volevo che ti sentissi a tuo agio…-. Era ancora un po’ nervosa, era meglio farla sciogliere un po’ –apriamo la bottiglia?- -si certo!-. Ci sedemmo sul divano e riempimmo i calici di spumante. Cominciai con calma, lasciai che l’alcool facesse il suo effetto. Cominciammo a parlare tranquillamente accomodate sul divano e piano piano lei iniziò a sciogliersi. Con leggeri movimenti io mi avvicinai di più a lei sul divano. A un certo punto presi il calice lo riempii di nuovo e facemmo un brindisi. Io ormai ero molto vicina a lei, con le gambe piegate sul divano e mi tenevo la testa col braccio sullo schienale, ridendo e sorridendo per lei. Cominciai a far scorrere le dita lentamente sulle sue gambe. Mi sorrise lasciandomi fare. Mi protesi verso di lei e cominciai a baciarle il collo. Le mie labbra la sfioravano dolcemente, risalendo lentamente verso il suo viso. Le scostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio e finalmente la baciai. Assaporai le sue labbra vermiglie di ...