1. La prima, calda estate di Mirko - Parte I


    Data: 13/07/2020, Categorie: Incesti Autore: Mirko Polenghi

    ... lo scimmiotto di capelli umidi. Il suo viso è bagnato, con qualche traccia di schiuma in una guancia e dietro l'orecchio, gli occhi chiusi. Quei pochi centimetri di luce bastano ad aprire la strada per un mondo inesplorato e proibito. La mia vista scorre rapida e decisa percorrendo ogni centimetro della sua pelle nuda e lucida, imperlata qua e la da qualche goccia che non era ancora scivolata via. Un po' alla volta. La sua ascella, sotto il braccio teso, è stata appena depilata... e poi giù..subito sotto... l'attaccatura della mammella, la curva piena e delicata del seno, nascosto a metà dalla vetrata semichiusa della doccia. Non ne sono sicuro, ma mi è sembrato di scorgere anche il suo capezzolo scuro e... turgido... al centro di un'areola rosa scuro, roba di un attimo. Sento chiaramente qualcosa muoversi dentro lo stomaco e ribollirmi il sangue nelle vene. La sua mano protesa verso l'asciugamano era incerta e lo mancò un paio di volte prima prenderlo, dandomi il tempo di assaporare per bene quelle immagini e di imprimerle nella memoria. I suoi tentativi di cogliere l'asciugamano ed il movimento del suo braccio rendeva il tutto molto più eccitante visto il contemporaneo sussultare leggero delle sue tette seminascoste. La sua mano si stringe attorno alla pezza e rientra nella doccia... “Ma non questo, Mirko.. uno più grande. Dai, svelto che ho tutto il sapone negli occhi”. Ero preparato a questo. Prendo dal mobile l'asciugamanto grande e lo avvicino alla sua mano, nuovamente ...
    ... protesa all'esterno. Aveva gli occhi chiusi, disturbati dal sapone e per questo osai sporgermi, avvicinando la testa al muro per aprire un angolo migliore alla visuale. Ora la vedevo tutta. Potevo vedere la forma completa di entrambi i seni, appena divergenti tra loro, fieri e maestosi. Avevo visto bene, i suoi capezzoli erano davvero rigidi e sporgevano come bottoncini... e poi giù lungo la linea del suo corpo umido, dove scivola lenta un po' di schiuma bianca. La lieve ondulazione della pelle sopra il costato appena sotto le mammelle, che proiettavano la loro ombra. La rientranza del suo snello pancino con al centro un perfetto ombelico. La linea sensuale delle sue cosce strette pudicamente tra loro ed il mio sguardo, guidato dal profilo convergente delle sue cosce, incontra un preciso cespuglio di peli scuri. Un brivido gelido constrasta il calore del sangue: stavo guardando la passera di mia madre.. e mi piaceva da morire. Cerco di imprimere nella mia mente tutti quei dettagli, il bordo appena rasato sotto l'ombelico ed i suoi peli scuri avvinghiarsi insieme in bellissimi riccioli, sempre più folti all'avvicinarsi della zona più intima di tutte. Le sue cosce si stringevano unendo le ginocchia, le gambe sembravano quelle di una ragazza: liscie, lucide, snelle. I piedi ... “E dai qua !” dice la mamma, chiaramente innervosita, prendendo l'asciugamanto e chiudendo con forza la doccia. Io trasalgo spaventato. Fine dello spettacolo. Il modo brusco e sgarbato con cui aveva preso ...
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