1. La prima, calda estate di Mirko - Parte I


    Data: 13/07/2020, Categorie: Incesti Autore: Mirko Polenghi

    ... l'asciugamano impedendomi di vedere ancora mi risvegliano da quei brevi attimi di trance in cui ero caduto e mi ritrovo lì fuori ancora a guardarla mentre si annoda i capelli dentro l'asciugamanto. D'un tratto mi tornano in mente altri momenti in cui lei non era certo stata quell'angioletto che sembrava ora, tutta nuda. Ed io mi sento davvero un ragazzino dispettoso per quello che avevo fatto e perchè... non posso negarlo.. ho l'erezione più violenta che avessi mai avuto. Questo assaggio però non mi basta. Conosco le abitudini di mia madre e sapevo benissimo che una volta messasi l'asciugamano in testa, si sarebbe lavata il resto, così da poter anticipare l'asciugatura dei suoi lunghi capelli e metterci meno tempo al phon. Apro la porta del bagno e ne esco, senza richiuderla. Voglio spiarla ancora. Lascio passare qualche attimo e, non appena sento di nuovo lo scorrere dell'acqua, scosto lievemente l'uscio e mi affaccio. La visuale era ottima ed anche se il vetro della doccia era ben chiuso, potevo benissimo vedere la sua sagoma e capire ogni suo movimento. Dapprima la mamma rimane qualche attimo sotto l'acqua calda, lasciando impattare il flusso sul petto, poi chiude di nuovo l'acqua e la vedo versare qualcosa sulla spugna, per poi cominciare ad insaponarsi il ventre, passando velocemente sul pube ed altrettanto rapidamente sul seno. Riuscivo a vedere bene, seppur velatamente, la sua mano trovare spazio tra i seni ed insaponarseli con cura, dentro ogni fessura, mentre ...
    ... questi accompagnano ogni pulizia accomodandosi morbidamente dove era loro possibile. Dove non riuscivo a vedere bene, ci pensava il mio cervello alterato dalla voglia ad abbinare i movimenti rielaborando le immagini delle sue forme assaporate pochi attimi prima senza veli. La scena mi eccita ancora più violentemente e in pochi attimi intuisco che la cara mammina poteva inconsapevolmente aiutarmi a completare quello che lei stessa aveva interrotto qualche minuto prima, suonando il campanello. Mi apro nuovamente la zip ed infilo una mano dentro. Lo faccio uscire, facendogli scavalcare le mutande che mi trattenevano ancora i testicoli. Tutta la zona è umida ed appiccicosa, anche la mia mano è sporca di un liquido denso e trasparente. Sento il cazzo duro ed eretto in maniera diversa dal solito, la cosa mi sorprende. Durante le mie numerose sedute di.. sesso autonomo.. certo mi veniva duro.. ma oggi lo era in maniera prorompente e quando cominciai a scorrere lentamente avanti ed indietro sentivo con chiarezza delle irregolarità, degli scalini. Sembrava che la pelle attorno fosse diventata molto più stretta. Lo agitai lentamente, stringendo forte, e mi piaceva dannatamente. Provavo piacere nel scoprirlo il più possibile, al limite del dolore, sentendo un brivido ogni qualvolta ne toccavo la massima estensione. La guardo lavarsi, le sue gambe si aprono per permettere alle mani di poter detergere anche punti che non ho potuto vedere. Poi la vedo voltarsi, e chinandosi per lavarsi i ...
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