Faccio parte di un harem
Data: 14/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: marcosala, Fonte: Annunci69
... La sua bocca si staccò dalla mia, scese sulle mie spalle e, liberando le mie tettine dal corsetto, iniziò a titillarmi e succhiarmi i capezzoli finché non divennero duri come noccioline. Dei brividi di eccitazione iniziarono a percorrere il mio corpo, sentivo la mia patatina che si stava bagnando sempre di più, con le mani mi tirò verso di lui facendomi sedere per un attimo, solo il tempo di slacciare i gancini che da dietro chiudevano il mio corsetto e levarmelo. “Mmmm… che pelle morbida, sembra di seta.” Fu il suo commento quando, baciandomi tutto il corpo, scendendo dai seni e passando lungo il mio ventre, arrivò finalmente alla mia fichettina. Inizialmente mi baciò da sopra il perizoma, poi lo scostò ed inizio a gustare il mio frutto proibito tutto depilato per l’occasione. La sua lingua si infilò tra le mie labbra assaporando a pieno il sapore dei mie umori vaginali, poi risalì fino ad arrivare al mio bottoncino e lì iniziò a succhiarmelo con vigore. Ormai ero eccitatissima, oltre tutto ci sapeva anche fare, molto meglio del mio ragazzo. Sentivo che mi stavo avvicinando sempre di più all’orgasmo, avevo voglia di godere, per paura che si interrompesse sul più bello misi le mani sulla sua nuca e gliela schiacciai contro il mio pube accompagnando con dei movimenti del bacino i suoi colpi di lingua. Dopo pochi secondi sentii un brivido partirmi dal ventre e percorrermi tutto il corpo che accompagnò un orgasmo intensissimo tanto che le contrazioni del ventre mi fecero quasi ...
... saltare sul divano, il tutto condito da un’abbondante emissione di fluidi vaginali. Marco alzò la testa e mi guardò, il suo viso era madido dei miei umori. Senza parlare lo tirai a me e iniziai a pulirgli il viso leccandolo e gustando il mio sapore. “Accidenti.. sembravi una gattina impaurita invece sei una tigre.” fu il suo commento dopo avermi fatta godere come una troia. Adesso però avevo voglia di uccello, quasi con violenza lo feci sdraiare al mio posto sul divano. Il suo cazzo si era un pochino afflosciato, io lo volevo duro come un bastone, allora ricominciai il lavoro di bocca. La mia lingua correva dalla cappella alle palle, poi un pochino più giù fino al suo buchino. Dalle sue reazioni capii che non gli sarebbe dispiaciuto se avessi osato di più, allora dopo averlo ben lubrificato con la saliva, mentre lo spompinavo, gli infilai prima un dito e poi l’altro. I suoi mugolii di piacere fecero crescere ulteriormente la mia voglia, volevo sentire il suo cazzo nella mia fica, volevo sentire il suo seme caldo inondarmi il ventre. Intanto la mia mente correva alle mie fantasie compagne di dolci masturbazioni, io sdraiata sul lettino dei massaggi mentre lui mi prendeva da dietro. Senza aggiungere una parola mi alzai dal “fiero pasto”, mi distesi sulla scrivania e gli dissi: “Adesso prendimi, scopami con tutto il vigore che hai, voglio godere come una troia!” Marco senza farselo ripetere mi si avvicinò da dietro, appoggiò il cazzo alla mia fighetta ormai madida di umori e mi ...