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Sono una cosa 2
Data: 16/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino
... stringe e sento il suo sesso inturgidito premere quasi sulla schiena. Si è eccitato a farmi male lo stronzo. Mi guardo bene dal fargli sapere quel che penso. Poi mi passa sulle sferzate che qualche segno certo hanno lasciato, un liquido. Brucia da morire ma rende più veloce la scomparsa dei segni si degna di dirmi. Mi abbraccia da dietro e sento di nuovo il membro inturgidito. Lo eccita frustare una donna, lo stronzo. Ora sono in camera, non la mia ma la sua. Di nuovo il collare è unito alla testata, posso scendere persino, la catena è lunga un paio di metri. Sono affranta, esausta, impaurita quanto mai...fuori di testa... Sembra leggermi nella testa, mi precede sempre. In bagno, seduta, penso cosa mai io possa fare. La risposta è : niente! In pochi giorni sono riuscita a farmi frustare tre volte e fa male, dannatamente male. Ho capito che per andare in giro in città, se il tempo è bello preferisce la moto e che usa la macchina per recarsi fuori e piuttosto distante. Lo ha detto lui, tempo fa, appena son venuta ad abitare qui. Neppure poi lo ha detto a me. Parlava con l' incaricato della agenzia di qualcosa. Un stanza non ho frugata a fondo, la mia...sta a vedere che il bastardo... Una altra speranza delusa! Per un attimo ci avevo sperato! Cazzo! Ormai dormo sempre con lui. Ormai non protesto ai suoi toccamenti. Ieri sera per un attimo ho pensato volesse andare oltre le solite carezze ed i soliti baci. Mi ha fatto prendere in mano il...cazzo. Una sega, ho pensato e sperato. ...
... Sperato nel senso che temo il momento in cui mi chiederà altro. Lo farà? Cosa lo impedisce? Mi domando anzi perché abbia atteso sino ad oggi, una settimana cioè. Mi farà prendere la pillola? Lo ho visto leggere un foglietto che ho ripescato dal cestino, parlava delle modalità... Dovrà aspettare ancora una decina di giorni... Mi guardo allo specchio. Sono dimagrita? Forse, un poco. Metto a posto la casa perché lo vuole lui. Scappare? E come faccio? Le finestre hanno logicamente, dato che siamo così isolati, grosse inferiate. La porta è altrettanto invalicabile...ed ovviamente niente telefono! O meglio, il telefono c' è ma in qualche modo posso solo ricevere e solo quando chiama lui. E' un demonio. Preparo la cena. Quello che Lui ha comprato, cotto come vuole lui, il padrone...mi accorgo che comincio a pensare, a chiamarlo così. Ceniamo, poi a cuccia. Qualche carezza, un bacio con la lingua, poco altro. Le mie cose...sono alle spalle...tra pochi giorni mi farà cominciare a prendere la pillola...fino ad allora...solo qualche toccamento e qualche bacio per farmi abituare a lui che si proclama il mio padrone. Dormiamo insieme anche se il letto è piuttosto piccolo per due. Mi guardo bene da toccare qualsiasi argomento abbia attinenza anche di riflesso sul dopo, su quello che è nelle sue intenzioni. Non sono le mie. Eccolo, arriva. Sento la ghiaia in cortile muoversi sotto le ruote della macchina. Mi inginocchio a mani unite alla giusta distanza e come sempre mi chiedo cosa succederà ...