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Sono una cosa 2
Data: 16/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino
... quando farà freddo questo inverno. Dovrò stare nuda come adesso? Ed a scuola mi farà andare?Se non ci vado scoppia un casino, lo beccano, possibile non lo capisca? Chino il capo in modo mi possa vedere in questo cenno di sottomissione. Esattamente come richiesto. Mi sorride, fa cenno di alzarmi, vado ad assisterlo in bagno, lo lavo e lo asciugo, poi in cucina. Abbiamo per fortuna gli stessi gusti, molto normali e consueti direi. Cenando mi racconta cosa ha fatto nel pomeriggio, poi guarda il telegiornale mentre rigoverno. Una normalissima coppia di coniugi o di amanti mentre sono una schiava col mio padrone. La puntata di uno spettacolo che non piace a lui e neppure a me. A letto allora. Non dovevo dirgli che non mi piace quella roba. Temo che ora dedichi più tempo a me. A letto insieme alla mia schiavetta dice fissandomi. Questa volta però il tono è diverso dal solito e diversamente dal solito non mi attacca alla tesata con il collare ma con entrambe i polsi. Sono un poco intimorita dalla novità. Sai, ho deciso di farti il culo! Per un momento quasi non capisco, poi grido la mia paura, la mia ripulsa. Lui ride. Sta scherzando? Un scherzo del cazzo mi illudo ma la illusione dura poco. Perdo la testa. Sarebbe meglio non farlo incazzare, lasciarlo fare, ma paura e dignità si uniscono. Gli do del bastardo. Avrei fatto meglio a tacere. Avrei fatto meglio a lasciarmi legare gambe e piedi come già avevo imprigionati i polsi. In una situazione del genere, accettare è meglio delle ...
... botte che precedono, accompagnano e magari seguono... Prona, le gambe quasi tese ed aperte, culo al' aria insomma, impossibilità di difendermi e la faccia già che brucia per gli schiaffi. Mi ha torto i seni ed i capezzoli, dolorosamente. Bendata ed imbavagliata, tremo in modo irrefrenabile per tutto il tempo, secondi soltanto che mi sembrano però eterni. Un sibilo ed urlo nel bavaglio. Un altro sibilo ed urlo di nuovo. Colpisce le natiche, colpi distaccati, momenti, secondi in cui spero sia finita ma sempre ricomincia. Non è la frusta, solo una bacchetta mi dice e capisco che gongola per quello che mi fa e per quello che farà. Basta, basta, basta. Lo mugugno nel bavaglio ma forse capisce. Un altro colpo, un altro poi le mani schiudono le natiche, mi sta osservando il buchetto del sedere su cui poggia un dito e ride. Ti farò male ma a me piacerà da morire e ride lo stronzo. Non mi dibatto più, neppure quando preme col dito di colpo. Sussulto soltanto, terrorizzata, mi abbandono, non penso a niente. Non sono io che sta per violentare...non sono io che sente la mano scendere dal sedere giù tra le cosce, una carezza oscena, un toccamento che...non devo vomitare, affogherei nel mio vomito. Insinua la mano sotto il mio busto cerca e trova il petto, serra i capezzoli. Avevo deciso di non gridare ma...fa troppo male. Ed il porco ride. Si allontana, vado a pisciare cara, tu aspettami. Spirito di merda!!! Torna dopo poco. Meglio. Sentirlo tornare aumenta se possibile la mia paura e ...