1. Un'avventura irripetibile.


    Data: 17/07/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    Io e Loredana eravamo, ormai, una coppia navigata.
    
    Chi ha letto le nostre storie sa che non ci siamo persi nulla in tema di trasgressione: scambio di coppia in party privati, orge e, poi, club privé, nudismo, vacanze erotiche.
    
    Tutte queste esperienze rafforzavano sempre più il trasporto che provavo per mia moglie; l'adoravo sempre più, l'avevo deificata, forse (macché forse), certamente perché sapeva interpretare la complicità in una maniera oltremodo intrigante, anzi travolgente.
    
    Un esempio? Se le veniva la fregola per qualcuno o qualcosa, mi tirava in disparte e mi avvertiva. Voleva che sapessi.
    
    Naturalmente, davanti alla sua confessione e con la certezza di quanto la cosa la eccitasse, potevo far finta di niente? Potevo non assecondare quella fantasia che le procurava euforia?
    
    E, quindi, ecco spostarsi il mio riferimento sessuale: non era più la donna in genere che volevo, ma quella donna, la mia donna, che esprimeva la sua prorompente femminilità e desiderava soddisfarla.
    
    Ecco come nacque il mio cuckoldismo: avevo capito che mi dava molto più piacere cercare di realizzare le sue fantasie, piuttosto che cercarmene altrove; la volevo, e ne godevo, sentirla desiderata da altri; le compravo capi di abbigliamento ed accessori, per poter ancor più, se possibile, esaltare il suo personale; la portavo in giro, la esponevo, ci circondavamo di amici, perché sapevo che la desideravano e cercavano solo l'occasione.
    
    E in questo? Lei, con un fine gioco di ...
    ... seduzione, si faceva corteggiare e conquistare solo se riteneva che ne valesse la pena.
    
    Quando l'avventura andava in porto, lei mi voleva vicino ed io ne ero ancor più lusingato, perché prendevo atto che non intendeva escludermi dai suoi momenti di gioia.
    
    Che emozione vederla eccitata tra le braccia dell'altro; sentirla emettere mugolii di goduria; sentirmi afferrare e stritolare la mano, mentre il piacere montava; vederla scossa da fremiti; sentirmi chiamare e coinvolto nel suo godimento, fino a che sopraggiungeva l'orgasmo squassante; e, nel mentre, le parole che le sfuggivano:
    
    "Sì... sì... vedi quanto sono troia... sto godendo, amore... baciami... fammi sentire quanto mi ami... leccami il culo, sento che vi è colato del piacere... ecco... ecco, lui si è tolto... affonda la tua lingua in questa che è pur e per sempre la tua fica, anche se mi è piaciuto farla godere da lui".
    
    A volte era giocoforza che non potessi essere presente, ma lei sapeva rievocare ogni attimo delle sensazioni provate e me ne faceva il resoconto puntuale, mentre mi scopava; sì, perché, in questo caso, era lei a volermi cavalcare, per meglio graduare il nostro godimento, in base alla narrazione che si accingeva a fare.
    
    Dopo queste necessarie precisazioni, vado a ripercorrere un'avventura che riporta fatti realmente accaduti, vissuti e goduti con intensità.
    
    Era inizio estate e ci trovavamo al banchetto di matrimonio di un giovane collega.
    
    E' facile immaginare; la sposa bellissima nel suo abito ...
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