1. Un'avventura irripetibile.


    Data: 17/07/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... bianco e gli invitati con le signore inguainate in abiti dalle fogge più disparate: vi erano di quelle eccessive, di quelle un po' ridicole, di quelle senz'altro sobrie.
    
    Lì, la mia Loredana si distingueva per signorilità e classe.
    
    Era semplicemente sfolgorante nella sua mise sobria, ma che esaltava la sua femminilità: un seno prorompente con la divisione dei globi ben in vista; gambe rese sensuali dalla leggera abbronzatura, che ne esaltava l'aspetto setoso; piedini ben curati, calzati da sabot con tacco, per slanciare la figura e non nasconderli alla vista.
    
    Insomma richiamava una delle ninfe raffigurate dal Botticelli nella sua "La primavera".
    
    Inutile dire l'ammirazione ed il consenso che tutti le profondevano, chi con il baciamano e chi, meno estraneo, con il bacio sulle guance.
    
    Seduti al nostro tavolo, e in un momento di assenza dei nostri commensali, dissi a Loredana:
    
    "Quale occasione più opportuna di quella di un matrimonio suggerisce una mega orgia?"
    
    Mia moglie si volse a guardarmi e, scrutandomi incuriosita, disse:
    
    "Il solito porco! Che c'è, vedi in giro delle ninfette che ti stimolano la fantasia?"
    
    Ed io: "Affatto! Per me la ninfa sei tu e questo mio sentimento è confermato da come tutti ti squadrano; mi piacerebbe vederti nuda tra loro che annaspano per poter provare il piacere di toccare un lembo del tuo corpo o poterne solo carpire il sensuale profumo che esso emana".
    
    "Eccolo lì - aggiunse - l'eccitazione ti rende aulico?"
    
    "Guarda ...
    ... che non sto dicendo niente di assurdo.
    
    I greci, i romani, in occasione dell'imeneo, trasformavano la festa degli sposi in orgia, per augurare loro infinita felicità che solo la copula può procurare".
    
    E lei: "Ma dai... non scomodiamo civiltà che neanche esistono più".
    
    "Sì, ma noi siamo i loro pronipoti".
    
    E qui lei mi sorprese: "Beh, se ti piacerebbe che questa festa si trasformasse in orgia, ti dico che saprei come divertirmi: c'è più d'uno che mi intriga".
    
    Ed io, incalzandola: "Ah, sì... e dimmi... chi sono?"
    
    "No, non te lo dico. Facciamo un gioco: io comincio a provocarli e tu dovrai scoprire di chi si tratta".
    
    "E se quello, attratto dalla provocazione, volesse andare oltre?"
    
    "Me lo scopo" fu la risposta immediata "Ti risulta che non ne sarei capace?"
    
    "Ma che troia che sei! E dove, poi, te lo scoperesti?"
    
    "Per me va bene anche qui".
    
    Mi scoppiò nella mente la vicenda narrata in "Io: cuckold?", per cui dissi:
    
    "Qui no, ti prego; vuoi farlo senza di me? E poi... senza tutti i preliminari che ti piacciono tanto? Da perfetta sgualdrina?"
    
    E lei, abbozzando un sorriso, aggiunse:
    
    "E va bene! Mi hai convinto. Lasciami fare e non stuzzicarmi oltre".
    
    Fu così che conobbi l'amico "dicarino".
    
    A quel matrimonio era con la consorte, come appresi poi, e, accortosi degli sguardi accattivanti di Lory, capì.
    
    Nel contempo non voleva mettere in allarme la moglie, né sapeva come ovviare a me; così, con nonchalance, si avvicinò al nostro tavolo, si ...
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