La mia prima volta con un uomo! (fine) - Racconti Erotici

La mia prima volta con un uomo! (fine)

... male così come le mie guance schiaffeggiate dalla sua nerchia e la mia bocca. Piero con una mano mi afferra senza violenza per i capelli e mi fa alzare la testa verso il suo sguardo dicendomi: “ora voglio godere, sto per godere… ti va di farmi venire?!?”

Appena sentita quella frase me lo sono rimessa in bocca aumentando la velocità dei miei movimenti, imponendo alla mia testa il ritmo di una scopata. Dopo una ventina di secondi lui mi riprende i capelli sfilando il suo cazzo dalla mia bocca e con la mano inizia a menarselo velocemente dicendomi: “sto per godere. Lo vuoi anche tu?!?”

“Si certo che lo voglio Piero, voglio che tu goda!!!”

“Si ho capito… ma dove vuoi che goda?!?”

“Non importa Piero… godi, vieni, che mi fai diventare matta se vieni!”

“Me lo devi dire tu dove! Me lo devi chiedere tu, come fa una brava puttana!”

Solo allora capii cosa voleva e guardandolo fisso negli occhi risposi: “Sborrami in faccia! Sborrami tutta la faccia!!!” e così dicendo socchiusi un po’ la bocca tirando fuori la lingua per leccargli la punta del cazzo mentre lui si segava.

Ha iniziato ad ansimare sempre più forte e velocemente e dopo pochissimi secondi il primo fiotto di sperma caldo mi è arrivato in faccia. Ho sostituito in un attimo la sua mano con le mie ed ho continuato a masturbarlo ed ecco il secondo schizzo, ancora ...

... maggiore del primo, e poi il terzo, il quarto… non finiva più… il mio viso era completamente coperto di sperma, proprio come nelle foto che si vedono nei siti porno. Mi strofinavo il suo cazzo ancora duro e bagnato sulle guance per spargermi la sua sborra su tutto il mio viso e non appena ho visto che la sua cappella era completamente sporca del suo seme me lo sono rimesso in bocca per pulirlo e riprovare il gusto dello sperma maschile. Ne aveva ancora tanto esternamente e qualche goccia continuava ad uscire come se non avesse finito completamente il suo orgasmo; in sintesi ne ho bevuto un bel po’ e devo ammettere che non solo non mi ha fatto schifo, ma mi è piaciuto e neanche poco.

Io ero sfinita dalla stanchezza; mi faceva male tutto. Piero in pochissimo tempo si era ripreso e rivestendosi mi dice: “Ora ti sei convinta che piace anche a te?!? Oppure ricomincerai con le cazzate che dicevi stasera?!?”

“Hai ragione, risposi, mi piace e pure tanto…”

“Bene a questo punto manca solo una cosa… Devi trovarti un nome da donna. Mi piace dirti puttana ma non posso chiamarti sempre così!”

“Va bene Piero, chiamami pure con un nome da donna, però sceglilo tu”.

Sulla porta di ingresso mentre si gira per salutarmi mi dice: “Luisa. Ti piace il nome Luisa?”

“Si mi piace molto!”

“Va bene Luisa… ci sentiamo nei prossimi giorni”.

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