1. Venere selvaggia


    Data: 18/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Edipo

    ... una ragazza di vent'anni, di nome Sarah, molto dolce e mansueta. La sua intelligenza è limitata, non capisce la nostra lingua ma a parte il suo dialetto conosce un pò di olandese. So di avere di fronte una platea di gentiluomini ma vorrei lo stesso rivolgervi il superfluo invito a evitare commenti fuori luogo o lazzi osceni di fronte alla nostra ragazza. Sebbene timida e remissiva ella non ha alcun problema a mostrarsi naturalibus, cosa consueta nel suo paese ma certo insolita fra noi. Potrete ammirare il suo corpo tranne il ventre coperto da un panno e desidero precisare che niente viene fatto contro la volontà di questa fanciulla che ha sempre espresso il suo consenso a tali manifestazioni, anche perché l'incasso di queste serate è interamente devoluto alla sua famiglia in Africa." "Mon Dieu, che bugiardo! Non credo nemmeno a una parola", mormorò madame de Tourvel. "Avete ragione, la ragazza è sua schiava, figuriamoci se manda i soldi alla sua tribù..." "E ora, signori, vi presento Sarah, la Venere selvaggia!" Il separè venne tolto e apparve lei. Era di statura piuttosto bassa ma non bassissima; il viso, incorniciato da corti capelli ricci, era dolcissimo anche se le donne del pubblico lo trovarono scimmiesco. Era coperta da pelli di animale che, ad un cenno del suo presentatore, si tolse rapidamente. Il suo scurissimo corpo si manifestò agli occhi avidi dei presenti: le mammelle erano piene e sode, di dimensioni superiori alla media; le cosce di larghezza smisurata che a ...
    ... uno spettatore macellaio fecero venire in mente i prosciutti e ad un altro sposato a una donna enorme diedero la sorpresa di vedere delle gambe più grosse di quelle di sua moglie. Il basso ventre era nascosto, come annunciato da Vallon, ma le natiche, le mostruose e carnosissime natiche, quelle gigantesche appendici posteriori erano in tutto visibili. La ragazza venne fatta girare e si esibì in tutte le pose chieste dal suo padrone. "Vi accoppiereste con una creatura del genere?," chiese un signore al suo vicino. "Non siate sconcio, vado solo con esseri umani." "Ora, signori e signore, se volete rivolgere delle domande a Sarah, sapere qualcosa della sua vita, della sua tribù, cosa pensa della Francia, non avete che da parlare. Io le tradurrò le vostre richieste ma vi prego di essere brevi e di fare domande semplici che la nostra amica possa comprendere." "Andiamo via, portatemi subito fuori di qui", diceva madame de Tourvel al suo studente che non distoglieva gli occhi dal sedere della donna khoi. "Restiamo ancora, è interessante e poi abbiamo pagato dieci franchi..." "Restate voi, se volete, io sto per vomitare." A malincuore Polignac accompagnò la signora fuori della sala. Sarah stava rispondendo a domande sugli usi del suo popolo, a che età le fanciulle venivano fatte sposare, quanti figli avevano, se lei era stata tra le più belle del suo villaggio. Parigi di sera, allora, non era affascinante come oggi, e la signora pregò Polignac di trovarle subito una carrozza. "Non ...
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