1. Il corso di aggiornamento


    Data: 18/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Giuseppina, Fonte: EroticiRacconti

    ... stanco? Io si" "Mi, che ci fa? una leccatina non è che fa male". Mi concessi alle sua carezze e la voglia mi prese. "Era meglio se venivi da sola" "Perchè?" Ebbe un attimo di tentennamento e poi disse: "Forse avresti avuto più opportunità" "Che opportunità? Lo sai che non mi va stare da sola negli alberghi. E poi che opportunità?" "Non c'è niente di male. Se non te la fai quando sei fuori e dove non ti conosce nessuno come ad Agrigento, quando te la devi fare una trombata con un altro". Non sapevo se credere alle mie orecchie o no. Cercai di essere serena come se fossi sicura che lui scherzasse. "Si, una trombata con un altro! Scemo che sei! Io con te voglio trombare. Si, ti vorrei vedere se ti dicessi che sono stata con un altro. Perchè tu allora quando sei fuori da solo......" "Che c'entra. Io dico per una moglie che nella propria città, se si scoprisse, sarebbe sulla bocca di tutti, trovandosi fuori e avendo l'occasione magari.....Guarda che io non ci trovo niente di male. Perchè non hai notato Gennaro come ti guardava le cosce? Sono sicuro che lui pensava che lo facevi apposta" "Perchè che si vedeva? Si apposta. Che sei fantastico!" L'avevo notato ma francamente ero certa di essere composta. Poi si sa, sprofondata in divano qualche movimento maldestro, casualmente, si può anche fare. Se l'intendo di mio marito era quello di farmi eccitare ci era riuscito benissimo. La nostra libidine si scatenò e dopo avermi fatto godere due volte, la prima volta leccandomi e la ...
    ... seconda volta scopandomi, mentre lo spompinavo disse: "Però hai un problema" "Io? Che problema?" Chiesi segandolo. "Se ti vuole inculare che gli dici?" "Niente. Lo sai che non mi va. Abbiamo provato un sacco di volte e appena si entrato ho provato un sacco di fastidio. Che ci posso se fare non lo sopporto dietro" "E che fai la figura della verginella? E che figura fai fare a me? La figura dello stronzo?" Non potei fare a meno di ridere sonoramente ma, come se dovesse essere tutto, mi feci convincere a riprovare. Mi fece cambiare pure posizione: supina col bacino leggermente sollevato e le gambe in aria, perchè potessi guardare e ritenendolo eccitante forse avrei potuto sopportare. Inoltre, del tutto deciso di dovermelo rompere definitivamente, usò, avendo solo questa a disposizione, la crema che lui usa come pre e dopo barba, dicendo che sempre lubrificante era. Se la spalmò sul cazzo e poi sul mio ano. Mi ficcò il dito medio dentro. Lo sentivo appena e non era tanto fastidioso. Poi il pollice e subito incominciò a piacermi. Poi, piano piano, il cazzo. Sopportabile. Affondò leggermente e mi lamentai. "Guarda come ti entra" mi disse. Mi sollevai e vidi il suo cazzo che cm dopo cm spariva dentro il mio intestino. Certo che era eccitante, però mi sentivo spaccare in due. Mi disse di toccarmi la fica. "Nemmeno per sogno, che sono una troia qualsiasi?" "E troia devi essere che gli dai più soddisfazione. Capito?" "Siii. Siiii" "Ti sta piacendo?" "Siiii" "Te ne stai accorgendo che bello ...