Il corso di aggiornamento
Data: 18/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Giuseppina, Fonte: EroticiRacconti
... avere un cazzo nel culo?" "Siiiiii. Vero è: "Sto godendooo. Gianni, Sto godendoooo": Prese a ficcarmelo più velocemente. "Pianooo Già" "Te lo rompo tutto così ti trova bella scassata. Capito? Te li senti sbattere i coglioni?" "Si, siiiii, lo sto vedendooo, che bellooooooo!" Venne pure lui e la sua sborra, per la prima volta nel mio intestino, mi fece avvampare prolungando il mio orgasmo. Il giorno dopo mi sentivo più esibizionista e più propensa a stare più vicino a Gennaro. Al corso prendemmo il caffè insieme e trascorremmo pure insieme l'ora di pausa cercando di farmi guardare. Era come se avessi già deciso di farmi trombare da lui. La sera, dopo cena, il terreno lo preparò mio marito quando lui ed altri proposero di fare un giro per Roma uscendo direttamente dal corso alle 17. Disse che l'indomani sarebbe duvuto andare a Tivoli per incontrarsi con un caro vecchio compagno di scuola. Sapevo bene che non dovevo contraddirlo in presenza di altri, anche se diceva una cazzata, altrimenti sarebbe stata una lite. Fra l'altro capii: voleva lasciarmi campo libero e dare a Gennaro la possibilitù di sbilanciarsi. "Che ti sei messo in testa! Davvero dici? Ho capito questo tuo impegno improvviso" "Ti do la possibilità di farti una scopata. Non ti preoccupare che non ci resto male. Poi le lo vuoi fare lo fai altrimenti niente".. Il terreno era preparato e Gennaro ne approfittò. Infatti uscendo dal corso mi disse che non se la sentiva di andare in giro e che sarebbe rientrato in hotel. ...
... Non sapevo cosa fare ma anch'io, con la scusa di sentirmi stanca, optai per il rientro. Naturalmente eravamo col mezzo pubblico, in piedi per mancanza di posti liberi, vicini e i nostri corpi, per quanto mi riguarda volutamente, nelle frenate e nelle acellerazioni si strusciavano. Era molto eccitante e sentivo la fica umida e vogliosa. A quanto pare non era indifferente neanche per lui tanto che, sentii più volte il suo cazzo duro. Arrivati in hotel prendemmo il caffè e ci accomodammo per pochi minuti, fino a quando non mi disse di andarlo a trovare per delle fotocopie da dividerci. Trovai il coraggio. "Vieni tu fra una mezzoretta, il tempo di chiudermi gli occhi, tanto Gianni non c'è e......" dissi, credo maliziosamente. Mi stupii di me stessa. Ebbi il tempo di fare la doccia. Non sapevo cosa indossare anche perchè era ancora presto per la cena. E allora? Allora intimo e vestaglia. Sentti bussare ed aprii. Lo accolsi sorridendo. Sorrise anche lui Effettivamente aveva con se la carpettina con le fotocopie che posò sul mobile. Mica Gennaro era scemo e non aveva capito! Mi prese per i fianchi. "Gennà! Che fai?" Dissi facendo la meravigliata ma senza respingerlo e, anzi, appoggiando le braccia sul suo petto. Mi tirò a se facendomi strusciare su di lui. "Lo sai che faccio. E so che vuoi fare tu" "Davvero?" Le nostre labbra si cercarono, le nostre bocche si spalancarono e le nostre lingue si intercciarono in un vortice di libidine. Mi baciò sul collo, mi leccò l'orecchio e il mio ...