Maria e la sua disabilità
Data: 21/07/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: FrancoT
... nei giorni successivi, che non ne provava uno dai giorni prima del suo incidente. Quel giorno, la sua bicicletta era stata investita da un mezzo pesante, causa disattenzione del conducente. Era stata un po' in coma nei primi giorni e poi in coma indotto. Quando era giunta in ospedale, la parte inferiore della sua gamba destra già non c'era più. Per estrarla da sotto alle gomme del mezzo che l'aveva investita era stato necessario amputargliela direttamente lì, sulla strada. Il medico le aveva in quel modo salvato la vita, ma ella per molti mesi aveva pensato che sarebbe stato meglio finire completamente sotto al camion. Una volta giunta in sala operatoria, per evitare complicazioni, il livello della amputazione era stato innalzato ben sopra al ginocchio e quando si era risvegliata, quindici giorni dopo all'incidente, era cominciato il suo calvario. Aveva sofferto sia di un dolore fisico che di un dolore interno. La sua vita non sarebbe certamente più stata la stessa. Nel frattempo l'ex fidanzato era scomparso e con lui una buona parte della sua vita sociale. Da allora, fino a quella Vigilia di Natale con me, non c'erano stati uomini nella sua vita. Per questo quel primo orgasmo era stato così intenso e liberatorio. Quando era terminato ed ella mi era venuta vicino, slacciandomi i pantaloni e poi chinandosi su di me per contraccambiare ciò che le avevo appena “regalato”, vidi due grosse lacrime scorrere lungo le sue guance. Si prese cura con la bocca di gestire la mia ...
... eccitazione anche se essa fosse già ben evidente. Pochi minuti dopo le staccai la faccia dalle mie parti intime e guardandola negli occhi, le dissi:”È venuto il nostro momento, adesso ti voglio. Posso?”. Ella sorrise e vidi che, almeno per poco, molte delle sue paure erano scomparse. “Certo”, mi rispose “Ma vieni sopra di me, ho ancora qualche problema di mobilità nelle altre posizioni”. Prima la baciai e fu un bacio sensuale. Poi ella si sdraiò sul divano ed io sopra di lei. Non ebbi difficoltà a mettere da parte lo slip e ad entrarle dentro, mi sentii quasi risucchiare dal suo sesso. Era vogliosa ed io lo ero altrettanto. I nostri corpi imperlati di sudore si strusciarono l'uno contro l'altro ed io cercai di essere energico, ma senza farle male. “Ahhh, ahhh....”, mugugnò Maria. “Ti sto facendo male?”, le chiesi preoccupato. “Tutt'altro....continua, ti prego”. Allora continuai a spingermi dentro di lei finché non la sentii essere completamente rilassata. “Ti voglio, ti voglio!”, le dissi. “Sono tua. Sono tutta tua”, mi rispose ella. Poi portò la sua gamba sinistra dietro di me e mi disse che stava per godere. La sua scarpa era già caduta a terra e sentii il suo piede, il suo unico piede, strofinarsi contro al mio polpaccio. Mi sollevai sostenendomi con le mani e rimasi a guardarla mentre mi spingevo dentro di lei. Era molto bella ed in quel preciso momento, mentre stava per arrivare al suo secondo orgasmo, lo era ancora di più. Teneva gli occhi chiusi ed un vago sorriso le stava ...