1. Il ragazzo più fortunato del mondo (terza parte)


    Data: 30/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gay De Maupassant, Fonte: EroticiRacconti

    ... ventre, facendomi sprofondare nel materasso. Io approfittavo di ogni bacio per passargli le mani dappertutto. Spesso non sono granché i fisici da palestra, soprattutto le gambe. Non so cosa passi nella testa degli etero, ma ce ne sono un sacco che si riducono ad avere un corpo che a me ricorda tanto quello di un rottweiler; pompatissimi sopra e poi gambe secche e storte. Non Federico, decisamente non Federico! Tra le due strettissime caviglie e ginocchia, si gonfiavano due polpacci che avrei leccato per ore. Davano una tale idea di potenza che era ridicolo pensare di potergli scappare. Le cosce poi erano un tale sovrapporsi di fasce in tensione che sarei dovuto stare attento a non farmi chiudere nel mezzo per non finire sbriciolato. Prima o poi un po’ di lotta la dobbiamo fare! -Senti, quanto misura quel cosino?- Chiese Federico, interrompendo i miei sogni ad occhi aperti. -16 centimetri.- -Così tanto??- -Eddai, smettila! E… il tuo?- -Appena 27. Ma non è tanto la lunghezza; guarda quant’è spesso! In tutto sarà due volte e mezzo il tuo, giusto?- Deglutii annuendo. -Ah, mi raccomando, non usare i denti quando lo spompini.- -Ti dà fastidio?- -No, te li rompo.- -Quanto mi eccitano le tue sboronate.- -Te lo dico perché è successo.- Cominciavo veramente a seccarmi di sentirgli parlare delle sue esperienze precedenti. -Facciamo una scommessa:- Dissi -..se riuscirò a farmi scopare dovrai ammettere che sono il più grande amante del mondo e non parlarmi mai più degli altri cazzi che ...
    ... ti sbavano addosso!- -Tesoro, scommessa accettata! Ma insisto: è impossibile riuscire a prenderlo la prima volta. E poi non sei mai stato con nessuno, avresti difficoltà anche con uno come il tuo.- -Che costa tentare?- -Che se vinco io, mi fai le pulizie per un anno.- -Minchia! Facciamo un mese, dai.- -No, la tua arroganza va punita.- Disse l’uomo che non voleva i denti sull’uccello. Cavolo, mi ero messo veramente nei guai. La cosa, a dirla tutta, sembrava impossibile anche a me. Non vedevo come sarebbe potuta fisicamente entrare una chiave dieci volte la mia serratura. Ma sentirlo parlare così mi aveva fatto salire il sangue al cervello e mi era uscita quella sbruffonata. Ma che razza di maschietto sarei stato se non fossi riuscito a soddisfare il mio maschione?! La sorte mi aveva eletto il “ragazzo più fortunato del mondo” e non potevo dare un simile calcio alla fortuna; dovevo riuscirci a tutti i costi! -Te la senti di cominciare?- Chiese, spalmandosi un litro di lubrificante su tutto il pisellone. -Sono nato pronto. Ma… tu sei sicuro che ci entri?- Domandai, come si fu avvicinato al mio culetto. -Tranquillo, quello è compito mio. Il tuo adesso è pregare!- E cominciò a penetrarmi. CAZZO!!! Una motosega avrebbe fatto meno danni! Immaginavo un grande dolore, non che dovessi partorire. Presi la cosa razionalmente e respirai come una donna incinta con le doglie, ma era tutto inutile. Il dolore prese ad annebbiarmi. Stringevo i denti, gridavo e gli occhi lacrimavano, ma non ero ...