1. al buio


    Data: 23/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Giulisa, Fonte: RaccontiMilu

    Buio.Buio totale.E' la sensazione di isolamento che mi aggroviglia lo stomaco.Sono nel buio senza sapere dove.Senza sapere con chi, ammesso che ci sia qualcuno.Lui no.Ne percepirei l'odore... il suo, unico, che me lo fa sentire ancora prima di averlo accanto.No. Qui solo odori pungenti che mi arrivano dentro, nauseanti.Odore di muffa. Credo di essere in una soffitta.Allontano con forza l'idea di essere in compagnia di qualche ragno. No. Devo evitare di pensarci o tutto il mio autocontrollo impazzisce e scompare.Mi concentro su altro, si! Sul dolore che mi sta aumentando alle braccia, tese e legate in alto sopra la mia testa. Alla schiena, che provo a muovere ma con difficoltà. Ai piedi nudi e freddi a contatto con un pavimento ruvido, forse assi di legno. Alle sferzate che ancora bruciano sulla pelle.Quanto tempo è passato?Provo a tirare ancora i polsi. E' chiaro che non riesco a liberarmi! Ho provato a lungo appena lui se ne è andato, sento ancora addosso il brivido del suo sguardo, del tono della sua voce.Da quanto sono qui? E quanto mi ci vorrà ancora tenere?Appoggio la testa alle braccia. Rivivo ogni momento del nostro incontro come un film a rallentatore.Sembrava tutto normale. Sembrava.Che ci fosse qualcosa che non andava per il verso giusto, me ne sono accorta subito dopo aver messo la cintura in macchina.Avrei giurato che l'aria crepitasse di elettricità statica.Mi sono voltata verso di lui deglutendo, conscia che qualcosa stava succedendo senza però riuscire a capire ...
    ... cosa.Lui era imperturbabile come sempre, ma gelido. Freddo e glaciale come mai l'avevo visto o sentito. Mi si sono rizzati i capelli sulla nuca e ho provato un irresistibile voglia di aprire la portiera.Non l'ho fatto. Non lo avrei mai fatto.E d'un tratto ho capito. Ineluttabile ovvietà! Stupida a non pensarlo subito.C'era un conto in sospeso, da due settimane, ma di certo per lui il tempo non ha la stessa misura che ha per il resto del mondo.Un giorno o due settimane non cambiano niente.Mi sono fatta piccola sul comodo sedile. Ho sentito come se tutte le energie mi fossero state risucchiate e finite dentro l'imbottitura sotto di me.Non c'era possibilità di discussione, di mediazione: avevo sbagliato e lo sapevo. Le immediate scuse non sarebbero state sufficienti: un colpo di testa, scappato chissà come, al controllo. Ma la gravità più che altro era stata venir meno al senso del mio vivere.Eppure, era successo: gli avevo chiuso in faccia il cellulare.Uno scatto di rabbia, impensabile, improponibile. La situazione era tesa, lui stava forzando un passo, e ho reagito nel modo più assurdo e infantile.“Idiota! Idiota! Idiota!“ me lo sono ripetuto all'infinito, tremante, col cellulare in mano che pareva d'un tratto scottare.Stavo per richiamare, ma non ho il permesso di farlo, e quindi ho inviato un sms che mi è apparso stupido, quanto vuoto. Come si può chiedere scusa con un sms?Ho iniziato a sentirmi male, ma non ho trovato il modo di comunicarglielo.Così è passata la prima ora, ...
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