1. al buio


    Data: 23/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Giulisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi la seconda. La prima notte in bianco, la seconda. Nessuna risposta. Nessun commento. Lui ha risposto per giorni solo con sms. Sempre presente, ma con un muro antiproiettile tra di noi. Invalicabile.La settimana successiva è parso rilassarsi. Mi ha chiamato come sempre. Nessun commento, nessun riferimento e io, ingenuamente, ho creduto che mi avesse perdonata. Che me la facesse passar liscia.Per la verità mi ha pure sorpreso questo ritorno ai saluti e alle chiacchierate.Finché non ci siamo visti per il fine settimana.La macchina ha corso un bel po' nel silenzio più totale. Ogni mio tentativo di conversazione è fallito miseramente e alla fine ho desistito. D'un tratto si è spostato sul bordo strada e si è fermato. Ha spento il motore, si è voltato verso di me e ha tirato fuori dalla tasca una fascia nera e un paio di manette.Senza una parola ha fatto cenno di voltarmi per mettermi la benda.Ogni parola che mi era venuta in mente è morta sotto il suo sguardo. Vuoto e freddo. Non pareva nemmeno lo stesso uomo.Muta e attonita mi sono lasciata bendare e ammanettare. Ero e sono consapevole che la scelta che ho fatto comporta un modo di vivere preciso e particolare. Lo so, lo sento e sono pronta alle conseguenze quando contravvengo a quelle regole.Alle Sue regole. Giuste o sbagliate che siano, sono le Sue e quindi sono giuste. Almeno per me lo sono.Ho sbagliato e non ho altro da dire.La macchina è ripartita e ho perso il senso del tempo. Non potendo vedere, tutto parve ...
    ... dilatarsi in altre dimensioni.A un certo punto la macchina si è fermata, improvvisamente, al punto che mi sono sentita spinta in avanti e ho quasi gridato dalla sorpresa.Ancora nessun commento. Ancora nessuna parola a rompere quella tensione che ha continuato a salire verticalmente.Sono rimasta immobile. L'ho sentito venire ad aprirmi la portiera, sganciarmi la cintura e a farmi scendere.Mi sono trovata in piedi, un po' traballante sui tacchi. La presa sul mio gomito mi ha tolto ogni pensiero di protesta per i modi bruschi: pareva stritolarmi!Siamo entrati in un giardino, ho supposto sentendo il cigolio di un cancello e i miei tacchi affondare miseramente nel terreno, poi, attraverso un portone che ha aperto lasciandomi giusto quella frazione di tempo, dentro una casa. Chiusa la porta mi ha spinto verso le scale. Sono quasi inciampata. Quindi abbiamo iniziato a salire. I gradini non finivano più.Sudata e affannata mi ha lasciata all'improvviso, facendomi quasi perdere l'equilibrio. Mi ha detto di fare un passo avanti e sono finita contro una porta solida su cui ho appoggiato le mani ammanettate, per non cadere.E' venuto al mio fianco e l'ha aperta. Un leggero soffio, nessun cigolio, quasi fosse scivolata. Insolita sensazione. Poi mi ha spinto dentro.La sua voce è arrivata da vicino facendomi sobbalzare.“Togliti le scarpe”.Le ho sfilate immediatamente, sentendo un brivido per il contatto con il pavimento gelato.Mi ha tolto le manette.“Spogliati”L'ho fatto, mentre i brividi, e non di ...
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