1. al buio


    Data: 23/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Giulisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... senso. Mi ha colpito i seni, tra le cosce, tra le gambe. Ho creduto di impazzire.La paura, la posizione, l'isolamento della benda hanno fatto il resto. Ho perso il senso del tempo: c'erano solo lui la sua cinghia e i colpi che mi attraversavano il corpo, esplodendomi sulla pelle, bruciandomi l'anima e passandomi da una parte all'altra.Stavo crollando. Non volevo. Non volevo! Ma non riuscivo più a controllare le mille sensazioni che mi investivano. Avevo bisogno di lui anche in quel momento. Anche nel momento di distacco ho sentito il bisogno di sentirlo. Stavo diventando pazza . Ero completamente persa e lo cercavo disperatamente.All'improvviso il silenzio. Ho sentito per la prima volta il suono dei miei singhiozzi. Lui si è avvicinato e mi ha passato una mano sulla guancia bagnata di lacrime. Sentire il calore della sua pelle mi ha calmata. Ho trovato di nuovo il contatto e qualcosa dentro di me è scattato.Ha allentato la corda e ho potuto appoggiare finalmente i piedi a terra. Il tremito era forte, non riuscivo a respirare regolarmente e nel buio mi sentivo persa. Ho sentito la porta chiudersi e ho capito di essere rimasta sola.Ho provato un dolore lacerante al pensiero che se ne fosse andato. Mi aveva lasciato sola e io senza di lui? Ho fermato la mente. Io senza di lui cosa? Mi sono chiesta. Stavo per dire mi sento persa? Incompleta? Possibile che in così poco tempo sia riuscito a entrarmi così dentro da farmi sentire in cielo e all'inferno nel giro di un minuto?Ho avuto ...
    ... paura, una paura scura. È sentirsi togliere il controllo, è sentire che io sto cedendo. E' accettare che lo sto facendo perché provo la fiducia che mi rende sicura del passo scelto. Della voglia di seguirlo dove mi vorrà portare.Ma fa paura.Si vive una vita di controllo, su ogni cosa. E poi si sceglie di rompere gli schemi. Si sceglie perché è qualcosa che ci rende vivi e unici. Perché accettarsi è viversi fino in fondo. Ma per farlo ci occorre che un'altra persona accetti e prenda il dono che gli offriamo.I pensieri si ammassavano nella mia mente provata dalla sua cinghia e dal mio senso di colpa.Ero sconquassata dai singhiozzi, non riuscivo a fermarmi, finché non sono caduta in uno stato di attesa. Sospesa nel buio. E ancora sono qui. Indolenzita.La pelle si è calmata ma non la tempesta che ho dentro. Sento un bisogno di lui che mi strazia l'anima. So di aver sbagliato, so di meritarmi tutto quello che vorrà, ma non posso pensare di sentirmi rifiutata.É un dolore che non so vivere. Non lo si può vivere. Fa SOLO male. Piango mentre le braccia mi fanno sempre più male per la forzata posizione. Sono così concentrata che non ho sentito la porta aprirsi. La sua voce mi fa sobbalzare di spavento.Un sollievo dolcissimo mi pervade. E' qui! Cerco di capire dov'è. Annuso l'aria ma lui si defila, anche se mi è appena passato vicino.Ha capito che avrei cercato di toccarlo? Fosse anche un istante di contatto?Non lo so. So che adesso è qui. Tremo per quello che vorrà ancora da me, è duro ...
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