La strana voglia
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu
... ero venuta fuori ragionando con calma, senza lasciarmi travolgere dal panico.* * *Maledissi il vecchio padrone di casa. Perché aveva fatto mettere il chiavistello alla porta? Di cosa aveva paura? Che senso aveva quel chiavistello messo lì per chiudere una porta interna?Sarebbe stato giustificato solo fosse esistito il rischio che qualcuno, dalla strada, entrasse in cantina attraverso quelle stupide feritoie e�Le feritoie! Ma certo! Mi girai al buio verso il punto dove ricordavo ce ne fosse una. Cercai di fare mente locale.Dunque: ricordavo con precisione che la finestrella in fondo al vano stretto e lungo in cui mi trovavo non dava sulla strada, bensì sul giardino di casa nostra.Gli occhi si erano già abituati al buio, ma faticavo a vedere la finestra. Vedevo un rettangolo di ombra appena più chiaro, in fondo. Ma poteva benissimo darsi che me lo stessi immaginando. Per quanto il padrone di casa si fosse premurato di montare un chiavistello alla porta, non aveva pensato di chiudere quella apertura con una grata. Lo ringraziai di cuore con il pensiero, chiudendo gli occhi.Non ricordavo con precisione quanto fosse ampia l'apertura, poteva benissimo darsi che non fossi stata in grado di passarvi attraverso.Questa considerazione mi diede la forza di continuare a tentare. Mi inginocchiai e iniziai a tastare la corda che legava le mie gambe alla ricerca del nodo. Lo trovai. Dio, ti ringrazio, ti ringrazio! Il nodo era sulla parte posteriore delle caviglie. Se fosse stato davanti ...
... sarebbe stato un ennesimo guaio. Invece per puro caso era dietro! Cercai di convincermi che l'avessi annodata dietro di proposito, proprio per poterlo raggiungere più facilmente in caso di emergenza. Ma onestamente non ricordavo di averci pensato. Era stato un caso.Lavorai con impegno muovendo scomodamente le dita, e dopo diversi minuti di sforzi ed una nuova sudata, finalmente il nodo cedette, dando sollievo alla mia anima e alle mie povere caviglie.Mi alzai in piedi.Le gambe mi tremavano per il nervosismo e la paura.Mi rassicurava alla lontana pensare che almeno non avrei finito i miei giorni in quella cantina, disidratandomi con il passare delle ore: se entro qualche ora non fossi stata in grado di venirne fuori avrei chiamato aiuto: questo avrebbe significato dare delle spiegazioni talmente imbarazzanti da non riuscire neppure a concepirle, ma era pur sempre meglio dover dare spiegazioni, piuttosto che morire di sete nella propria cantina.Maledizione a me, alla mia perversione, e accidenti al self! Maledetto lo sconosciuto che aveva messo sul suo sito quelle istruzioni per realizzare il nodo manetta! Guarda in che razza di situazione mi trovo, diosanto! Appena esco di qui ti scrivo una bella e-mail piena di insulti, dannato maniaco!Uscii dal bugigattolo muovendomi finalmente con dei passi veri e propri, e mi misi a tastare con le mani il piano del tavolo dove avevo lasciato il cutter, senza troppa speranza. Ovviamente non lo trovai: poteva anche essere che Francesco lo ...