1. La strana voglia


    Data: 26/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... ammanettate davanti avrei potuto adoperare il cutter in qualunque momento: questo mi rassicurava. Ma non mi impediva di godere per la prima volta della gioia di sentirmi effettivamente legata, senza possibilità di fuga. Più tiravo e più il nodo centrale si stringeva, ma i due anelli non riducevano il loro diametro, non si serravano ulteriormente attorno ai polsi facendo male. Era una meraviglia, quello che avevo sempre desiderato.Mentre divincolavo i polsi sorridente, udii Francesco salire le scale. Non sarebbe entrato senza bussare, ma temevo che potesse entrare senza bussare, se riesco a spiegarmi.Mi divincolai energicamente e stupidamente, con il preciso desiderio di liberarmi i polsi, stavolta. Quel lieve timore di essere scoperta, accompagnato però dalla calda sicurezza che non sarebbe successo, mi stava eccitando.Seduta sul letto attesi con il cuore in gola di sentire la porta della camera di Francesco che si chiudeva, con i pugni stretti abbandonati sulle cosce.Curioso l'animo umano, talvolta. Quando udii la porta chiudersi e mi fui tranquillizzata mi sentii quasi delusa; e provai un vago senso di nostalgia per la lieve paura provata poco prima.Il cuore mi batteva forte, io avevo la fronte lievemente imperlata di sudore (avevo chiuso gli scuri e le finestre per non farmi vedere dal palazzo di fronte e faceva molto caldo). Ed ero eccitata. Avrei dovuto chiudere la porta a chiave, ma mi fidavo della riservatezza di Francesco, che se avesse voluto entrare avrebbe ...
    ... bussato e atteso il mio permesso.Forte di questa convinzione, e desiderosa di perseverare in quel lieve, dolce timore di essere beccata, mi distesi sul letto, e mi accarezzai a lungo. Ogni tanto interrompevo gli accarezzamenti per contorcere le braccia, tentando di sfilare i polsi. Una volta saputo che l'unico modo di venirne fuori era di tranciare la corda, diventava eccitante tentare di liberarsi in qualche altro modo: cercando di raggiungere il nodo, oppure provando ad allargare gli anelli.A giudicare dal modo in cui la corda era annodata, se avessi avuto una grande forza fisica penso che avrei potuto anche allargarli, alla fine. Ma io non ci stavo riuscendo, ed ero emozionatissima. Per la prima volta in vita mia avevo i polsi saldamente legati fra loro, ed era una sensazione profondamente entusiasmante.In quel momento avrei tanto voluto indossare un robusto bavaglio, ed avere anche i piedi legati. Avrei voluto avere legate anche le ginocchia, e delle corde strette attorno busto. Ma per quella volta mi limitai alle manette di corda, troppo presa dalle mie fantasticherie per avere la voglia di interrompermi ed aggiungere nuovi vincoli al mio corpo.Venni con un senso di gratitudine nei confronti dello sconosciuto che mi aveva fatto dono di quella fantastica tecnica.* * *Non avevo mai pensato di adoperare la cantina. Ovvero ci avevo pensato, ma avevo scartato subito l'idea. Si accedeva alla cantina da una piccola porta nel sottoscala, ed era perlopiù un antro umido e pieno di ...
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