1. La strana voglia


    Data: 26/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... cianfrusaglie appartenute al vecchio proprietario.Di tanto in tanto Patrizio o Francesco scendevano in quei locali adoperando alcuni degli attrezzi del padrone di casa per piccoli lavoretti di bricolage. Continuavamo a dire che avremmo dovuto mettere insieme un po' di soldi e farla finalmente sistemare, in modo da poter sfruttare quelle piccole stanze, ma in definitiva non se ne fece mai niente.Era divisa in più vani, alcuni stretti e lunghi, alcuni un po' più larghi. A dire il vero ci si sarebbe potuto fare veramente poco, laggiù.Erano trascorsi due giorni da quando mi ero legata per la prima volta i polsi sul davanti adoperando le nuove manette in corda. Nel frattempo avevo ovviamente già fatto diverse prove.Mi ero legata i polsi dietro la schiena, scoprendo che - sia pure con una certa, accettabile fatica - era possibile tagliare la fune. Acquistando sicurezza sui tempi di reazione mi imbavagliai più volte, e finii per arrivare a legarmi anche sul pavimento, mani e piedi. Dopo essermi debitamente tappata la bocca con un paio di vecchie mutandine e del nastro adesivo argentato mi ero dibattuta a lungo sul pavimento nel tentativo di raggiungere il cutter che avevo lasciato in un angolo ben lontano, su un tavolo.Era uno dei miei giochi preferiti, e farlo sapendo che quel coltello era l'unica via di fuga possibile era molto diverso e molto più eccitante di quando lo facevo fingendo che avessi assolutamente bisogno di quel coltello. In quelle occasioni andava a finire ...
    ... quasi sempre che nel dibattermi i nodi si allentavano da soli, infastidendomi invariabilmente.Per quanto si trattasse di giochi solitari e perversi, mi rendevano comunque felice. Trovavo anche molto rilassante lo stare legata per diversi minuti, senza alcun pensiero che le sensazioni che le corde mi davano sulla pelle. Era piacevole quel mio gioco segreto; piacevole ed eccitante, e non riuscivo a fare a meno di dedicarvi del tempo.La mia sottile vena di follia, fomentata anche da un violento senso di eccitazione che mi pervadeva completamente, mi stava suggerendo di andare nello scantinato. Vi ero scesa per cercare delle candele (ovviamente per i miei giochini). Non avevo trovato le candele, ma mi ero resa conto di come quell'ambiente scuro e polveroso solleticasse le mie fantasie.Vidi una vecchia sedia in un angolo, e l'immagine di me stessa legata saldamente su di essa, con la bocca coperta da un corposo bavaglio mi si disegnò nella mente con un tale nitore da sembrare vera. E se ci avessi provato? Perché no in fondo� sarebbe stato sufficiente che mi portassi dietro tutto il necessario, corde, cutter, nastro adesivo. Sarebbe stata una esperienza unica, completamente nuova. Avrei provato il perverso brivido del disagio dovuto al fatto di essere per la prima volta non più dentro la mia stanza, chiusa a chiave ma in un posto completamente nuovo.Al solito, mi rendevo conto che le possibilità di essere scoperta erano veramente scarse, abbastanza scarse da essere accettate: e nel ...
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