Io e Alan - Rieditato.
Data: 30/11/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... che non poteva più fare a meno di lei. La cercava continuamente, più volte al giorno. Successe poi che il pusher durante i suoi spostamenti alla ricerca di roba a buon prezzo, le aveva imposto di prenderlo a casa con se, con noi. Quale era la variante? La cosa che la contraddistingueva come stranezza? Semplice… Alan era un cane. Uno splendido pastore alsaziano. Le circostanze che si vivono sono molteplici, non credete? Infatti, succede che arrestano il pusher e lo trasferiscono in un carcere distante un paio di centinaia di chilometri e lei… sentite… sentite… imbecille come poche lo segue perché dice che ha l’obbligo di assisterlo. Assisterlo? Assistere uno che ti stava uccidendo? Vuole raggiungerlo e assisterlo mentre sta in carcere. Ma questo lo so dopo, dopo che se ne è andata, quello che so subito… è che lei non rientra né la sera, né il giorno successivo, né la settimana successiva e mi trovo solo con Alan. Lei è sparita e io ho Alan. Cazzo! Che me ne faccio io del cane? Vero che nei miei momenti lucidi lo portavo fuori, vero che gli davo da mangiare. Gli leggevo quello che scrivevo, sapete? E lui era un critico davvero incomparabile! Gli piaceva quanto gli raccontavo? Abbaiava. Non gli piaceva? Uggiolava scontento e andava a nascondersi sotto il letto e io buttavo tutto nel cestino. Ma non è che fossi molto affezionato a lui, lo sopportavo. Però riconosco, vero che mi smuoveva la libido quando lo guardavo scoparsi la mia donna. Mi piaceva guardare… e allora? Inoltre ...
... mi faceva compagnia, gli piaceva quello che fumavo, partiva anche lui di testa, solo che a me svegliava e a lui faceva dormire. Beveva anche con me. A volte birra, se buttava bene… roba di marca. Poi… avevo concepito uno strano concetto: Esmeralda e Alan. Esmeralda=Alan. Se spariva Alan, Esmeralda non sarebbe mai tornata da me! Insomma…! Potevo liberarmene o no? Portarlo ai giardini, legarlo ad un albero… e via? Ma Alan era sempre più nervoso, non dormiva, non mangiava e uggiolava tutto il giorno dalla disperazione di non avere più Esmeralda… o la figa di Esmerarda? La figa… la figa, credetemi… la figa. Anch’io avevo raggiunto un punto limite, tanto che cercando di calmarlo gli feci una sega. Lo misi sulla schiena e gli menai il pene fino a farlo sborrare. Ma non servì… lui voleva un buco da scopare… e pensai allora al rimedio. No… vero che ero e sono irrimediabilmente bacato dal sesso estremo ma non pensai a soddisfarlo IO! NO! Non pensatelo! Misi solo un annuncio molto esplicito su un giornaletto di incontri che girava più o meno clandestino, non lo ricordo esattamente ma più o meno era così: -Ciao… sono Alan, sono un grosso e mansueto cagnone, molto pulito, sono infelice perché la mia padrona mi ha lasciato, cerco qualcuno per la reciproca soddisfazione sessuale. telefonare… ecc.re ecc.ra. Solo per zona Bologna. Astenersi chi non è interessato- Vi sembrerà strano, ma il cell. era permanentemente preso d’assalto, fra i tanti, veramente fu il primo in assoluto tra quelli che ...