1. Io e Alan - Rieditato.


    Data: 30/11/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiamarono, scelsi… altro nome inventato per evitare problemi… Olindo. Olindo era gay. Orribilmente libidinoso. Mi parlò della sua frenesia di essere posseduto animalescamente e mi convinse. Mi dissi… buco è buco, no? Che ne sapeva Alan della differenza fra la figa e il culo? Anche Esmeralda lo aveva preso dietro, lo aveva fatto, solo con maggiori precauzioni, mica Alan se ne era accorto che era nel culo. Portai Alan a casa sua. Nel suo caso mi feci pagare, e allora? Non era mio diritto? Chi manteneva Alan? Voi… forse? No… ero io! Io compravo le scatolette, le crocchette, i biscotti per cani. Restai ad assistere mentre Alan lo copriva, anzi… Olindo chiese la mia assistenza dato che era inesperto al riguardo e io invece, ricco di quanto mi aveva fatto vedere Esmeralda, ne sapevo molto di più. Mi chiese se era pericoloso… Perche dirgli che doveva stare fermo una volta che Alan gli avesse inserito il suo grosso bulbo? Glielo avrei detto al momento, ma ora no. Perché spaventarlo? Lo rassicurai… niente malattie… poteva usarlo senza precauzioni, farsi riempire il culo di sborra. Ma per essere sicuro gli chiesi se aveva qualche aggeggio enorme che prendeva regolarmente nel culo, lui allora mi mostrò un enorme cazzo nero. Mi fece vedere con che facilità lo riceveva dietro e questo mi tranquillizzò molto. Non è che volevo portarlo al pronto soccorso in tutta fretta, non avevo neanche la macchina, mai avuta, la macchina era un segno borghese e poi non avevo i soldi. Prima di tutto ...
    ... doveva però convincere Alan. Ma non ci mise molto, prima con le mani e poi con la bocca, lo fece eccitare, e lui… Alan… voglioso… mise in mostra tutto il suo potenziale. Lo feci mettere a pecora, aiutai Alan ad entrare nel suo culo abbastanza disponibile e mi sedetti a guardare. Presto Alan riuscì a penetrarlo completamente e cominciò. Fu una cosa lunga e molto soddisfacente per lui e per Alan, credo. Per me no, mi annoiavo ma io non contavo. Gli dissi allora che doveva stare fermo e lasciarlo sgonfiare, lui non doveva assolutamente fare nulla, la cosa durò abbastanza e gli piacque moltissimo. Prendemmo accordi per degli incontri bisettimanali, esatto, bisettimanali, non dovevo soddisfare Alan? Perche non unirci un modesto business? Festeggiammo il duro lavoro con una vera cena da borghesi e poi, in casa, con del fumo extra. Alan bevve con me un po’ di birra, preferiva quella al doppio malto, ma non ne sopportava molta, si ubriacava subito. Nei giorni seguenti feci una cernita delle chiamate. Fra le tante diedi la mia preferenza ad una sulle altre. Una ragazza appena maggiorenne, studentessa. Mi convinse… essere coperta da un grosso cane la faceva impazzire, guardava continuamente dei video dove donne copulavano con animali e si masturbava tantissimo, tanto da deperire. Mi pregò… mi pregò così tanto che alla fine acconsentii per la sua soddisfazione e per quella di Alan. Vediamo di trovare un nome anche per lei… Ofelia? Va bene, vada per Ofelia. Ofelia mi chiese di Alan, era ...